Missioni Consolata - Giugno 2002

desertificazione, emergenza acqua, piogge acide, diminuzione della bio- diversità... SE TUTTI CONSUMASSERO COME... I più recenti calcoli informano che uno statunitense medio ha un’im- pronta ecologica di 12,22 ettari pro capite , un canadese 7,66, un tedesco 6,31, un italiano 5,51, un colombia- no 1,90, un indiano 1,06, un cam- bogiano 0,83, un afghano 0,58, un abitante della Namibia 0,66, un eri- treo 0,35. Gli individui non hanno quindi lo stesso «peso» sulla Terra. Ci sono popolazioni che superano di gran lunga la loro legittima «fet- ta» di terra a disposizione (i 2 ettari di superficie), altri che ne utilizzano una piccolissima parte. Due considerazioni: innanzitutto, se tutti gli abitanti del pianeta con- sumassero come uno statunitense medio, avremmo bisogno di almeno 3 pianeti come la terra! Lo stile di vita dei paesi industrializzati non può quindi essere esteso a tutti gli a- bitanti del mondo, semplicemente perché le risorse del pianeta e la ca- pacità di assorbimento dei rifiuti so- no limitate e non infinite come si pensava in passato. Secondo aspet- to: il 20% della popolazione mon- diale sfrutta l’80% delle risorse del pianeta. Questi dati mostrano quin- di una forte ingiustizia sociale , non solo rispetto alle generazioni future, ma anche nei confronti delle gene- razioni presenti. Prendiamo l’Italia come esempio: in base al territorio produttivo, noi avremmo a disposizione solo 1,92 ettari per i nostri consumi; tuttavia la nostra impronta pro capite risulta essere di 5,51 ettari. È evidente che i restanti 3,59 ettari vengono com- pensati dal commercio internazio- nale: si parla di deficit ecologico lo- cale (o debito ecologico, per analo- gia con il debito sociale). Questo però significa che gli stessi 3,59 et- tari sono sottratti a qualche altra po- polazione . Essendo l’economia ba- sata sulle risorse naturali, è quindi e- vidente che la ricchezza materiale dei paesi del Nord del mondo di- pende dalle ricchezze naturali pre- levate dal Sud del mondo. Ènoto che una parte dei problemi dei paesi poveri siano di origine in- terna (corruzione, nepotismo, catti- va gestione dell’economia, violazio- ne dei diritti umani...); altrettanto e- vidente dev’essere però il fatto che i paesi industrializzati devono dimi- nuire in modo considerevole il loro consumo di materie prime, energia e natura, non solo tramite l’innovazio- ne tecnica, ma anche e soprattutto tramite una rivoluzione culturale ba- sata su nuovi stili di vita . Uscendo dalla logica della solida- rietà intesa come beneficenza , è ne- cessario entrare in una logica di «giustizia»: non «dare» in misura maggiore, ma piuttosto «prendere» in misura minore ( 5 ). Queste considerazioni ci obbliga- no quindi a rivedere l’attuale con- cetto di «benessere»: un benessere oggi esclusivamente materiale, ba- sato su un consumo di risorse che danneggia gli ecosistemi, la giustizia mondiale e le generazioni future. (Fine 3.a puntata - continua) N OTE : (1) Vedi Missioni Consolata di gen- naio 2002 e marzo 2002. (2) Anna Segre-Egidio Dansero, Poli- tiche per l’ambiente , Utet, 1996. (3) Il rapporto Our Common Future , presentato nel 1987 dalla «World Com- mission on Environment and Develop- ment» (Wced), commissione promossa nel 1983 dalle Nazioni Unite, è noto co- me «rapporto Brundtland», dal nome del premier norvegese che al tempo presiedeva la commissione stessa. (4) Centre for Sustainable Studies, Rapporto Living Planet 2000, Rede- fining Progress. (5) Wuppertal Institut, Futuro Soste- nibile , EMI, Bologna 1999. Anna Segre - Egidio Dansero, Politiche per l’ambiente , Utet, Torino 1996 Wolfgang Sachs (a cura di), Dizionario dello sviluppo , Edizioni Gruppo Abele, Torino 1998 Gruppo di Ricerca in Didattica delle Scienze Naturali, I volti della sostenibilità , Università di Torino, 2002 Mathis Wackernagel e William E. Rees, L’impronta ecologica. Come ridurre l’impatto dell’uomo sulla terra , Ed. Ambiente, Milano 2000 WWF International, Rapporto Living Planet 2000 , Gland, Svizzera, ottobre 2000 Wuppertal Institut, Futuro Sostenibile , EMI, Bologna 1999 Gianfranco Bologna (a cura di), Italia capace di futuro , EMI, Bologna 2000 Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Ai figli del pianeta , EMI, Bologna 1998 Giovanni Salio, Elementi di economia nonviolenta. Relazioni tra economia, ecologia ed etica , Edizioni del Movimento nonviolento, Verona 2001 Christoph Baker, Ozio, lentezza e nostalgia , EMI, Bologna 2001 E. U. von Weizsäcker, A. B. Lovins, L. H. Lovins, Fattore 4 , Edizioni Ambiente, Milano 1998. Enea, Atti della Conferenza nazionale energia e ambiente (Roma, novembre 1998) , Fabiano Editore, Canelli (Asti) 1999 B IBLIOGRAFIA

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