Missioni Consolata - Giugno 2002
QUANDO LO SVILUPPO NON È PROGRESSO problemi e speranze in un mondo sempre più violato UNA SOLA MADRE TERRA di Silvia Battaglia, ingegnere ambientale Secondo la cultura oggi dominante una società è tanto più sviluppata quanto più consuma. Il benessere degli individui è misurato in termini di consumo e di accumulo di merci. Gli stili di vita dei paesi industrializzati sono incompatibili sia con i limiti fisici del pianeta (risorse e capacità di assorbimento dei rifiuti limitate) sia con gli ideali di equità. L’attuale modello di sviluppo non solo produce ingiustizia per l’80% della popolazione mondiale, ma mette a rischio il benessere delle generazioni future. «Il mondo - diceva il Mahatma Gandhi - è abbastanza ricco per soddisfare i bisogni di tutti, ma non lo è per soddisfare l’avidità di ciascuno». N elle puntate precedenti ( 1 ) si è accennato in termini qualitativi al legame esistente tra am- biente e società, tra emergenze ambientali ed emergenze sociali, tra sistema economico e risorse naturali, tra crescita economica e limiti fisici alla cre- scita stessa. Ci si è avvalsi di principi fisici, di nozioni storico-filosofico-etiche, ma anche di semplici ana- lisi del funzionamento del sistema economico, non- ché di considerazioni di buon senso. Esistono tuttavia ulteriori strumenti, basati su leg- gi della fisica, della matematica e della statistica, in grado di evidenziare perché sia necessario ridurre considerevolmente le quantità di materiali e di e- nergia prelevate dall’ambiente e destinate all’attua- le sistema economico. Esistono cioè degli strumen- ti utili per capire se ci stiamo orientando verso uno «sviluppo sostenibile». I DOGMI DEL MODELLO Sviluppo è certamente un concetto ambiguo e soggetto ad interpretazioni anche molto diverse tra loro. In biologia , il termine descrive il processo attra- verso il quale un organismo raggiunge la sua forma completa: nel linguaggio comune esso indica la cre- scita degli animali o delle piante. Nella secondametà del Settecento, con la rivoluzione industriale e l’e- mergere del capitalismo, il termine viene trasferito anche alle scienze sociali , identificandosi sempre più con il concetto di progresso. Mentre nelle civiltà greche e romane la crescita era considerata come un processo ciclico e in quelle medievali come degene- razione e decadenza, nel pensiero occidentale mo- derno «il progresso implica che una civiltà sia pro-
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=