Missioni Consolata - Giugno 2002
S S ono partita con l’amico R ENZO M ILANESIO , scrittore ed esploratore. Destinazione: Varanasi, città santa dell’India. Abbiamo proseguito verso Katmandu, capitale del Nepal. Siamo stati anche in Vietnam, con un itinerario da Hanoi ai villaggi nord-occidentali abitati da minoranze etniche. Renzo ed io viaggiamo sempre alla scoperta di nuove realtà. I nostri ultimi viaggi ci hanno fatto percorrere la grande steppa della Mongolia. Ed è ancora l’oriente la nostra meta, con l’obiettivo di ritrarre la vita infantile. L’esperienza rientra in un progetto, ideato da Renzo, che ha come protagonisti i bambini nel mondo: la loro condizione e quotidianità, nonché il futuro che loro si prospetta. Abbiamo ammirato bambini dagli occhi grandi camminare sicuri e liberi per i sentieri della loro terra, abbiamo assistito ai loro giochi fantasiosi. Abbiamo constatato il loro ruolo sociale nel lavoro dei campi, nella cura degli animali, nelle faccende domestiche. Abbiamo lasciato una parte del nostro cuore a chi ha bisogno di tenerezza e amore. L’oriente, respirando i profumi e l’atmosfera densa dell’India o percorrendo le strade tortuose del Vietnam, ci ha fatto conoscere altri stili di vita, rivelandoci l’essenza di culture diverse. La cultura, che è l’insieme delle manifestazioni della vita materiale, sociale e spirituale di un popolo, può essere studiata in libri, ascoltata in racconti o osservata nelle scelte delle persone di fronte alla loro esistenza. Conoscere le culture di altri popoli è un’esperienza che arricchisce mente e spirito e permette di comprendere le tante possibilità di realizzazione di ogni essere umano. V aranasi, nella regione dell’Uttar Pradesh, sorge sulla riva del fiu- me Gange ed è uno dei luoghi sacri dell’India. È una città santa sia per l’induismo sia per il buddismo: in- fatti nella mitologia induista si ritie- ne che la terra dove sorge la città sia stata generata, nella notte dei tempi, dagli dèi Shiva e Parvati; mentre a 10 chilometri da Varanasi, nel vil- laggio di Sarnath, si recò il Budda, dopo aver raggiunto l’«illuminazio- ne», per diffondere il suomessaggio. Importante centro culturale da 2 mila anni, Varanasi è antichissima; alcune sue descrizioni compaiono in testimonianze buddiste e nel poema epico induista Mahabharata , com- posto tra il IV secolo a.C. e il IV se- colo d.C. Varanasi era conosciuta in passa- to con il nome di «Kashi», città del- la luce spirituale (da kas , splendere). In seguito fu chiamata Benares. Il nome indù, Varanasi, si riferisce al- la posizione della città tra i fiumi Va- rana e Assi. È dedicata a Shiva, dio dalle infinite manifestazioni che, al- l’interno della «trimurti» (Brahma, Visnu e Shiva), crea e distrugge. Per questo Shiva è considerato il dio del- la morte. Per gli induisti morire a Varanasi è di enorme importanza, perché si- gnifica congiungersi a Shiva e met- tere così fine al ciclo delle rinascite o samsara . Lamorte è il passaggio ad un’altra vita o la cessazione dell’esi- stenza nel mondo; pertanto è «vis- suta» come un nuovo inizio e una possibilità di evoluzione. Ogni giorno a Varanasi giungono centinaia di pellegrini per bagnarsi nelle acque del Gange e purificarsi dai loro peccati: bambini, donne e uomini siedono sulle scalinate che conducono al fiume, portando ve- stiti da lavare, fiori da offrire; lascia- no che l’acqua invada ogni parte del corpo e pregano in silenzio; stanno insieme senza parlare, ognuno com- preso della sua pace interiore. Sui volti si scorge un’espressione di se- renità e di consapevolezza dell’im- portanza del momento. Percorrendo il fiume con una bar- ca a remi, è possibile avvicinarsi al- le gradinate o ghat (ce ne sono 840). Di solito si parte da Dasaswamedh Ghat, il ghat principale. Qui, sotto ombrelloni, i bramini siedono su un tappetino con il necessario per cele- brare i rituali: fiori, riso, lumini e u- na polvere rossa con cui tracciano un segno di benedizione sulla fron- te. I sadhu (santoni) stanno acco- vacciati in disparte: hanno una veste colore zafferano, una lunga barba e, spesso, il corpo è cosparso di cene- re; sono girovaghi e conducono una MISSIONI CONSOLATA 25 GIUGNO 2002 India / Varanasi I L FIUME DELLA PURIFICAZIONE testo e foto di Alessandra Bocchi (*) Sulle scalinate del Gange (India)
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