Missioni Consolata - Giugno 2002
MISSIONI CONSOLATA 10 GIUGNO 2002 a cura di Benedetto Bellesi CHINOYI - ZIMBABWE PRIMO BAMBINO SALVATO DALL’AIDS È accaduto al St. Albert’s Hospi- tal , gestito dai membri e vo- lontari dell’Associazione fem- minile medico-missionaria (Afmm) di Roma: Takunda (abbiamo vinto) è il primo bambino salvato dall’infe- zione dell’Aids. Un passo significati- vo nell’ambito del progetto «fermia- mo l’Aids sul nascere», avviato dal- l’Afmm. La terapia che ha salvato Takunda, dice la dottoressa Elizabet Tarira, direttore sanitario dell’ospe- dale, potrà salvare tanti bambini, di- versamente condannati a brevissima esistenza. I sieropositivi nell’area sub- sahariana sono 27milioni, di cui 4mi- lioni di bambini. Uno dei paesi più colpiti è lo Zimbabwe con il 26% di sieropositivi adulti e il 40%delle ge- stanti. Ai neonati il virus è trasmesso dalle madri al momento del parto o durante l’allattamento. Un grande aiuto sta venendo proprio dalle ma- dri che, sfidano pregiudizi e vecchi tabù, accettando di sottoporsi ai test e a una terapia preventiva della tra- smissione dalla madre al figlio. Per salvare un bimbo bastano pochi spiccioli: con 90 euro si nutre un neonato con latte artificiale dal 3° al 12° mese; con 129 euro è assicurato il trattamento medico e alimentare completo. (Afmm) KINSHASA - R.D. CONGO DONNA DELL’ANNO: MEDICO-MISSIONARIA I l premio internazionale «La don- na dell’anno» (istituito nel 1998 dal Consiglio regionale dellaVal- le d’Aosta per dare sostegno alle don- ne che si battono per i diritti umani) è stato assegnato a Chiara Castelli, missionaria laica e medico nel pro- gettoAifo (Amici di Raoul Follereau) in Congo. «A sette anni decisi di fare il medico per aiutare i poveri» ha di- chiarato Chiara. Laureata in medici- na all’università Cattolica di Roma e specializzatasi inGinecologia, lavorò per sette anni inNicaragua, quindi o- però in seno alle Nazioni Unite; ma rinunciò subito per impegnarsi con e per i poveri. Partita per il Congo, do- ve perse il braccio destro in un inci- dente stradale, ha imparato a scrive- re con il sinistro, a usare protesi e, quando non è sufficiente, a servirsi sul lavoro del braccio delle sue infer- miere. Oggi Chiara ha 45 anni e la- vora a Kimbau, dove è responsabile dei servizi sanitari di base: unico me- dico in un territorio più grande del Belgio. (Aimis) DILI - TIMOR EST GUSMÃO PRESIDENTE DI RICONCILIAZIONE V ittoria annunciata per Xana- naGusmão, primo presiden- te della Repubblica di Timor Est, eletto il 14 aprile con l’82,6% dei voti, contro il 17,3% del rivale Francisco do Amaral. Gusmão, 55 anni, aveva guidato le forze indipen- dentiste est-timoresi dopo l’annes- sione del territorio da parte dell’In- donesia, nel 1976. Nella corsa alla presidenza, egli ha dichiarato che prenderà in considerazione l’ipotesi di un’amnistia per gli ex leader delle milizie pro-Jakarta, responsabili dei massacri del 1999; atteggiamento contrario alla politica del partito al governo, Fretilin (Fronte rivoluzio- nario di Timor Est indipendente), che chiede per essi regolari processi. Timor Est ha istituito una «Com- missione di accoglienza, verità e ri- conciliazione», sul modello sudafri- cano, dove si raccolgono testimo- nianze spontanee dei colpevoli, che vengono indirizzati a lavori sociali, come la ricostruzione di scuole e o- spedali distrutti. Commentando l’elezione di Gu- smão, il vescovo di Dili, mons. Car- los Jimenez Belo, ha detto che «l’at- mosfera fra la popolazione è di pace e speranza. Tutti vogliono lavorare per la ricostruzione e sviluppo del paese». Dopo le Filippine, Timor E- st sarà la seconda nazione dell’Asia a maggioranza cattolica: oltre il 90% degli 800mila abitanti professa la fe- de cattolica. In questa fase storica la chiesa lavora per la riconciliazione a livello culturale, organizzando semi- nari su temi legati a perdono e pace. (Fides) JHB - SUDAFRICA VESCOVI CONTRO GLI ARMAMENTI U n recente comunicato della Conferenza episcopale del Sudafrica (Sacbc) ha criticato la decisione del governo di continua- re il programma di armamento, a sca- pito d’investimenti nei servizi sanita- ri. Il cardinale Wilfrid Napier, presi- dente della Sacbc, ha dichiarato: «Speravamo che il governo avesse scelto di proteggere la vita dei nostri cittadini mediante un maggiore sra- dicamento della povertà, lotta dal- l’Aids e prevenzione del crimine. Gli appelli di tutti i settori sociali perché si abbandoni tale programma sono stati ignorati». Nel passato, dice il co- municato, «le chiese hanno chiesto più volte informazioni sul processo della seconda e terza fase del pro- gramma, ma non c’è stata alcuna ri- sposta dal Ministero della Difesa». «L’approvazione di tali fasi sono sta- te un’infelice sorpresa, che contrad- dice la trasparenza e la democrazia partecipativa» denuncia il cardinale. «Il programma di armamento - af- ferma il comunicato episcopale - è stato screditato fin dall’inizio da
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