Missioni Consolata - Maggio 2002

diretto con i servizi segreti pakista- ni e arabo-sauditi, si giunge alla conclusione induttiva che la nasci- ta del movimento dei taleban è av- venuto con il consenso degli Stati Uniti. Certo, la situazione gli si è rivol- tata contro, ma loro l’hanno sfrut- tata il più possibile finché gli con- veniva. Per esempio, Al Qaeda e O- sama Bin Laden sono stati utilizzati per supportare i guerriglieri alba- nesi dell’UCK, che (come si sa be- ne) è stata armata e finanziata dagli statunitensi. Insomma, servivano per operazioni di sovversione e lo- ro contavano di poterlo fare tecni- camente. Tutte le tesi secondo cui bisogna colpire l’Afghanistan per colpire il terrorismo sono tesi fazio- se, unilaterali, che nascondono la verità. La guerra afghana è stata una grande, drammatica, terribile cor- tina fumogena per nascondere le re- sponsabilità degli Stati Uniti». Quindi, se non ci fosse stato l’«Undici settembre», in Afghani- stan nulla sarebbe cambiato? «Assolutamente no. Se non ci fos- se stato l’11 settembre a costringe- re il presidente Bush a fare “qual- cosa”, non è escluso che avrebbero addirittura provato a riutilizzare i taleban per fare passare attraverso l’Afghanistan il petrolio del Caspio. La californiana Unocal (il cui con- sulente principale è nientemeno che Henry Kissinger) e Delta Oil (di proprietà della famiglia reale saudi- ta) hanno lavorato per questo fino al 1997-’98. Non ci sono riusciti, perché i rus- si hanno capito che questa era un’o- perazione contro di loro. Far passa- re il petrolio attraverso l’Afghani- stan era anche unmodo per dare un duro colpo alla presenza russa, pri- vandola del controllo sulla regione e di importanti royalties . I russi hanno reagito ed hanno fi- nanziato i tagiki del nord, riuscen- do così a fermare l’avanzata dei ta- leban, bloccandoli nella valle del Panshir, oggettivamente inconqui- MISSIONI CONSOLATA 17 MAGGIO 2002 «La guerra afghana è stata una grande, drammatica, terribile cortina fumogena per nascondere le responsabilità degli Stati Uniti». Bambina nell’orfanotrofio «Children of Aloudin» a Kabul. A lato: un ferito dell’Alleanza al «Karte Sea Hospital». «Perché queste grossolane bugie? Per far vedere allo spettatore occidentale la “bontà” della “guerra giusta”?».

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