Missioni Consolata - Aprile 2002
sceva molto bene la realtà giovanile di Villa El Salvador. La conversazione con lui fu ampia ed interessante, ma mi lasciò scon- certato. La città, che come medico avevo conosciuto 10 anni prima, e- ra profondamente cambiata e le problematiche giovanili si mostra- vano con tutta la violenza e l’esa- sperazione che si può immaginare all’estrema periferia di una città di 7 milioni di abitanti. Max, raccontami della sessualità nei giovani di Villa El Salvador. «Qui le ragazze di 14 anni sono considerate ormai “predisposte” ad un rapporto con l’altro sesso. Ma il vero problema è il “machismo”. Per i ragazzi, prima inizi la tua vita ses- suale più dimostri di essere un uo- mo, ed è sempre questi che decide quando e quante volte avere una re- lazione sessuale. In generale per un maschio la vita sessuale si inizia ai 13/14 anni e, da- to che un ragazzo di questa età cer- ca coetanei, la stessa cosa vale anche per le ragazze e questo al contrario di quanto si pensa generalmente. Qui, a Villa El Salvador, c’è la cul- tura della forza. Difficilmente si sta- bilisce una relazione di coppia che si sviluppa sulla base di una stabile relazione d’amore o, almeno, di un mutuo accordo. Si stabilisce, al con- trario, una competitività fra gli uo- mini su chi è più forte, su chi ha più relazioni sessuali. A scuola, se un a- dolescente porta con sé un preser- vativo, è ammirato dai compagni, perché è considerato un ragazzo li- bero, un uomo vero. Succede inol- tre che il padre machista , quando il ragazzo compie 15 o 16 anni, lo por- ti con sé ad un bordello affinché ab- bia la sua prima relazione sessuale». Dunque ci sono bordelli aVilla El Salvador? «Certamente. A Villa ci sono pa- recchi bordelli clandestini. I più co- muni sono case d’appuntamento, nelle quali tu entri pagando un sol (mezzo euro, ndr ), per assistere ad un ballo. Entri e trovi ragazze ado- lescenti di 14, 15 o 16 anni che bal- lano per te. Paghi un altro sol e vedi ballare le ragazze completamente nude. Quando termina il ballo, le ra- gazze si avvicinano a te per farti con- sumare una bevanda; e più consumi e più hai diritto a tenere con te una ragazza. Le ragazze lavorano per una per- sona, che di norma è il padrone del night club . Il loro compito è di spin- gere i clienti a comprare da bere, si- garette e (ovviamente!) droga. Più questi consumano, più le ragazze guadagnano. Se poi il cliente vuole avere una relazione sessuale, deve andare dal padrone a contrattare il prezzo. A Villa El Salvador, ci sono molti luoghi così, senza alcun permesso le- gale. Puoi girare di notte per alcune strade e vedere tu stesso. Ti invitano ad entrare, gridando che per un sol ci sono ballerine nude. Sono veramente tante le ragazze che si prostituiscono. Le zone più a rischio di Lima sono El Cercado, La Victoria, El Callao, Chorrillos e, ap- punto, Villa El Salvador. In città ci sono bordelli legali con tutti i necessari controlli sanitari e dove non si trovano adolescenti, ma nelle zone povere della periferia è un altro discorso. Noi, nel nostro lavo- ro di lotta all’Aids, siamo entrati co- me clienti ed abbiamo chiesto se (al- meno) si vendessero preservativi. No, neanche questo. Locali così a Villa ce ne saranno una ventina». E la polizia non interviene? «Ma anche i poliziotti frequenta- no questi locali! Una volta eravamo dentro uno di questi bordelli, quan- do abbiamo visto arrivare una mac- china della polizia. Le ragazze sono entrate nella loro auto e se ne sono andate via insieme. Il padrone le of- fre ai poliziotti per non avere pro- blemi». Ma perché le ragazze si prostitui- scono? «Per denaro, non può esserci altra ragione». Vi sono quindi grandi interessi commerciali intornoall’adolescenza? «Oh, certo! Immaginati che i ni- ght clubs aprono normalmente alle 6 del pomeriggio e chiudono alle 4 o 5 del mattino. Un ballo dura tre minuti, ed ogni tre minuti entra una decina di gio- vani. Alcuni si fermano a bere e al- tri no. In ogni locale ci saranno 8 o 10 ragazze ed alcuni hanno anche delle stanze, nascoste normalmente dietro il bagno, per favorire le rela- zioni sessuali». Dove si iniziano i giovani alla ses- sualità? «Nelle discoteche. In alcune dan- no il permesso di entrare anche agli adolescenti e, dopo aver bevuto qualche cosa, si iniziano. Oltre a questo c’è poi il diffusissimo pro- blema della violenza sessuale: il pa- dre, il vicino di casa, lo zio. Ce ne so- no tanti di casi così!». Ci sonomolte ragazze che riman- MISSIONI CONSOLATA 58 APRILE 2002
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