Missioni Consolata - Aprile 2002
42 APRILE 2002 CONSOLATA MI SS IONI A NEW YORK, I SIGNORI DEL NEOLIBERISMO «Il Forum economico (...) ha riunito nel Waldorf Astoria di New York capi di governo, industriali, banchieri e scienziati, in breve, i signori e i cervelli del neoliberismo, quelli che orientano e dirigono la finanza e l’economia del nostro mondo globalizza- to. (...) Quest’anno non si sono celebrati i trionfi del cosiddetto “ pensiero unico ”, della filosofia e del- l’economia occidentale e liberista. Il capitalismo non se la passa troppo bene in questo tempo». Gabriele Ferrari sul quindicinale cattolico « Testimoni », Bologna, 28 febbraio 2002 MA NON ERANO FINITI? «Chi sperava in una fine imminente del “popolo di Seattle”, dopo il disgraziato capitolo di Genova, do- vrà per il momento riporre i suoi sogni nel casset- to. La lunga kermesse di Porto Alegre (...) ha ras- sicurato il movimento sulla sua capacità di supera- re le avversità». Maurizio Salvi su « Rocca », quindicinale edito da Pro Civitate Christiana (Assisi), 15 febbraio 2002 «QUELLI DI PORTO ALEGRE» «Come chiamarli? Diciamo che sono quelli di Porto Alegre, perché è ormai questo il simbolo. Globale, mondiale. Certo sono molto più “global” di un sac- co di gente che li ha definiti sbrigativamente “no- global”. (...) Oggi, in tutto l’Occi- dente ricco, non c’è paese che possa vantare una vitalità critica , democratica, così intensa come questa Italia, dove c’è un’altra Italia così poco “global” che fa fa- tica persino a stare in Europa. (...) E infine c’è la sterminata galassia cattolica, che vedo emergere con una vitalità strabiliante. Un seg- mento di società italiana vasto, dinamico, carico di idealità . An- che loro in libera uscita, forse de- finitiva, rispetto alle rappresen- tanze cattoliche istituzionali. (...) Fino a luglio del 2001 si diceva che il movimento era incoerente, contraddittorio, che non aveva soluzioni da proporre. Adesso che la globalizzazione è in crisi, l’America è ferma, diven- ta chiaro che le soluzioni non le ha nessuno». Giulietto Chiesa sul quotidiano « La Stampa », 18 gennaio 2002 ECONOMIA DI RAPINA «Siamo sicuri, signor ministro, che abbiamo il dirit- to di difendere un’economia che non si regge se non sul furto? (Risponde il) ministro Martino: “(...) Noi non abbiamo il diritto di difendere le nostre con- quiste economiche e sociali, noi abbiamo il dovere di farlo (...). I paesi non nascono ricchi, diventano ricchi. (...) C’è un solo modo per diventare ricchi, ed è lo sviluppo . È soltanto lo sviluppo che rende ricchi i paesi. (...) Coloro i quali si oppongono allo sviluppo, all’apertura dei mercati che sono l’unica ricetta che conosciamo per produrre ricchezza, col- piscono soprattutto i poveri , e l’assurdo è che han- no persino la pretesa di farlo in nome della difesa dei poveri. (...)”. Un commento? Non è superfluo se- gnalare il cinismo delle argomentazioni di questo discorso (e Martino non è certo il peggiore dei mi- nistri di questo pericolosissimo governo). La so- stanza del nostro quesito è stata del tutto elusa, ma indirettamente confermata: abbiamo il diritto di di- fendere la nostra economia di rapina? Il governo di- ce SÌ, e non smentisce che si tratti di un’economia di rapina. (...) Lo sviluppo economico è indipen- dente dalle scelte dell’etica politica? Questa sareb- be la questione morale, di cui non si vuole più par- lare (...)». Da « Tempi di fraternità », periodico cattolico di Grugliasco (Torino), gennaio 2002 «È IL MERCATO, BELLEZZE» «Fra le tante novità del nostro tempo, anche in Ita- lia, c’è l’assoluta fiducia nell’economia di mercato. Quando questa colpisce duro, si ricorda sempre che lo fa per il nostro bene futuro, avendo essa per sco- po unico, assoluto e indiscutibile lo sviluppo, che a sua volta non tollera lacci e lacciuoli , di nessun ge- nere. (...) I lavoratori vogliono conservare le loro pensioni? Sì, gli dicono Maroni e Tremonti, a patto che i vostri risparmi contributivi fi- niscano nei ‘fondi pensione’ (...). E se i fondi pensione investono male, o sono sfortunati, e perdono i vostri soldi? “È il mercato, bellezze”». Da « Il nostro tempo », settimanale cattolico di Torino, 20 gennaio 2002 LA GALLINA DALLE UOVA D’ORO «I contestatori che vogliono limitare i poteri del Wto o mandarlo a picco (...) distruggerebbero la gallina dal- le uova d’oro. Dobbiamo respinge- re con decisione queste istanze, ma anche tenere in considerazione le preoccupazioni legittime e sincere di chi critica il modo in cui queste uova vengono utilizzate e di- stribuite». George Soros sul quotidiano « La Repubblica », 9 novembre 2001 «DALLA CONTESTAZIONE ALLA PROPOSTA» «Sono sempre di più i movimenti e le azioni civili di cooperazione e solidarietà; i vari forum liberi e al- ternativi all’economia, al pensiero e alla politica neoliberisti, che sono passati dalla semplice conte- stazione alla proposta, dall’impotenza alla convo- cazione efficace». Pedro Casaldaliga, vescovo di São Felix do Araguaia (Brasile), sul quindicinale « Adista », 14 gennaio 2002 Sfogliando s’impara... Abbiamo «sfogliato»: Tempi di fraternità, Il nostro tempo, La Stampa, La Repubblica, Testimoni, Rocca, Il Giornale
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