Missioni Consolata - Aprile 2002

provenienza estera, sonomolto più costose e, quindi, i poveri non le possono più acquistare. Il Wto ha creato una propria struttura giuridica ed è la sola isti- tuzione internazionale che può im- porre delle sanzioni. Nella realtà questo è diventato un segno di di- scriminazione tra i paesi ricchi e i paesi poveri, perché la procedura giuridica è talmente costosa e com- plicata che i paesi poveri non se la possono permettere. Abbiamo vi- sto, per esempio, il Burkina Faso chiedere delle sanzioni, perché ne- gli Stati Uniti vige la pena di mor- te? Questa impotenza ha provoca- to naturalmente un sentimento di insofferenza nei paesi più poveri. È dall’ Uruguay Round in poi che i paesi del Sud hanno accettato le decisioni del Wto. Perché l’hanno fatto? Perché le pressioni (o mi- nacce) del Nord sul Sud sono state gigantesche. Le pressioni (o mi- nacce) sono avvenute attraverso la Banca mondiale e soprattutto il Fondo monetario: «Se non accet- tate le decisioni non avrete più al- cun credito». Io stesso ho sentito il responsabile per la negoziazione dell’Egitto che diceva che non avevamo idea delle pressioni che subiva un paese come il suo per accet- tare il documento del Wto. Bisogna dire che le misure protezionisti- che dei paesi più ricchi, in partico- lare degli Stati Uniti, sono ancora molto forti e sono in evidente con- traddizione con la stessa filosofia del Wto. Solamente i sussidi dei prodotti agricoli sono pari a 406mi- liardi di dollari all’anno, mentre l’e- sportazione dal Sud verso il Nord è pari a 170 miliardi di dollari. La diseguaglianza è evidente. Poiché la cosa essenziale per i pae- si ricchi è di mantenere l’egemonia economica, ogni tanto bisogna fa- re delle concessioni. Quelle fatte in campo farmaceutico nel summit di Doha avevano due cause: lo scan- dalo del processo contro il gover- no del Sudafrica (molto malvisto dall’opinione pubblica mondiale) e il problema dell’antrace negli Sta- ti Uniti. Il governo di Washington ha preteso (e ottenuto) dalla Bayer di ridurre drasticamente il prezzo dell’antibiotico contro l’infezione. E dunque, dopo un simile episo- dio, non poteva più difendere solo il punto di vista delle multinazio- nali farmaceutiche. L’OSCURO LAVORO DELLE «LOBBIES» Ritorniamo al metodo di lavoro. Prima della conferenza di Doha, c’è stato un lungo lavoro di lobbying (pressioni, manovre di corridoio, ndr ) da parte delle mul- tinazionali. Una organizzazione di nome «Lotis» (per la liberalizzazione del commercio e dei servizi), che com- prende le più grandi multinaziona- li degli ambienti d’affari americani ed europei, ha organizzato 14 in- contri segreti (tra l’a- prile 1999 e febbraio 2001, insieme ai re- sponsabili delle ne- goziazioni al Wto) per preparare il do- cumento da mettere sul tavolo del negoziato. L’obiettivo era di arri- vare alla maggiore liberalizzazione possibile in tema di servizi, in par- ticolare di servizi pubblici (educa- zione, sanità, energia, acqua, tra- sporti, ecc.). Vale la pena di ricordare che i gruppi rappresentati all’interno della Lotis insieme avevano un gi- ro d’affari che superava i 100 mi- liardi di dollari annui. Una poten- za economica straordinaria a con- fronto di paesi come Camerun, Senegal, Paraguay... Il documento da discutere è sta- to preparato con riunioni informa- li con il pretesto dell’insuccesso di Seattle. Ora, l’Organizzazione mondiale del commercio è l’unica istituzione internazionale che fun- ziona con il sistema « un paese, un 33 APRILE 2002 CONSOLATA MI SS IONI (continua a pagina 36) GOVERNO DO RIO GRANDE DO SUL Estado da Partecipação Popular

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