Missioni Consolata - Marzo 2002
MISSIONI CONSOLATA 58 MARZO 2002 migrazione (emanata nel 1965) mi- gliaia di studenti di medicina entra- rono in questo paese. Ricordo che in uno studio filippi- no condotto negli anni Ottanta, si citavano vari motivi per lasciare la patria in così grande numero: la su- periorità della scuola medica statu- nitense, l’opportunità di migliorare la medicina delle Filippine, l’inte- resse e la curiosità verso gli Stati Uniti, l’alto stipendio che si ottene- va in questo paese, il prestigio so- ciale e professionale che si aveva ri- tornando nelle Filippine, e non ul- timo la possibilità di scappare dalle angustie politiche, sociali ed econo- miche che affliggevano il paese na- tio. Basta che lei chieda a qualsiasi medico o infermiera o manager per capire cosa intendo dire». Nel cuore di Manhattan vi è il centro della comunità filippina composto dalla missione alle Nazione Unite, dal consolato ge- nerale, dall'ufficio del turismo e quello del commercio e dal centro culturale. Lei, signora Lacanlale, si è fatta un nome tra i filippini per promuovere i giovani e sollecitarli ad entrare nel mondo dell’arte. Vuole dirci qualcosa al riguardo? «Ben volentieri. Ho seguito con particolare orgoglio e piacere l’arti- sta filippina oggi forse più nota nel mondo, Lea Salonga, che ha coper- to ruoli importanti negli acclama- tissimi musicals “Miss Saigon” e “Les Miserables”. L’ho conosciuta a Manila (dove è nata il 22 febbraio 1971) e l’ho assistita quando si è im- posta come cantante. Ho anche co- nosciuto suo fratelloGerard, anche lui noto artista (ha composto il mu- sical “Halimaw”). Negli Stati Uniti ho aiutato i can- tanti Gloria Pain, Ray Ann Fuentes, Gary Valenciano Leah Navarro, Eugene Villaluz, il pianista Sunico, il violinista Romero e vari folk dan- cers . Tutti questi artisti possono tro- vare facilmente lavoro in America e nel mondo. Poiché i costi e le spese sono ele- vati, è chiaro che la maggioranza di essi proviene in prevalenza dalle fa- miglie ricche del paese. Altri avreb- bero la capacità e la voglia, ma non hanno i mezzi. Quando mi chiama- no, li aiuto volentieri e assicuro lo- ro che in America possono realiz- zare il loro sogno se lo perseguono con tenacia, buona volontà e facen- dosi amici gli altri colleghi. Mi sen- to realizzata quando si impegnano e poi riescono a sfondare. È un ono- re per loro e le Filippine». Roosvelt Avenue nel Queens è il centro dell'economia filippina a NewYork. Ci sono varie agenzie di viaggio e studi professionali, nego- zi, imprese di costruzione e tra- sporto, industrie tessili. Non è fa- cile per gli immigrati affermarsi in un paese competitivo e regimenta- to come l’America. Come si com- portano i suoi connazionali? Il matrimonio tra filippini è fortemente incoraggiato dai genitori dei futuri sposi... Tre generazioni: nonna, figlio e nipote. (continua da pag. 55)
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