Missioni Consolata - Marzo 2002
MISSIONI CONSOLATA 56 MARZO 2002 «LA DIFFERENZA? 300 MILA DOLLARI...» Q uando gli chiedo che differenza ci sia tra es- sere medico a Manila e a Manhattan, senza esitazioni mi risponde: «300 mila dollari all'an- no...». Laureatosi nel 1978 all'università di Santo Tornas (UST) di Manila, James Mendez è arrivato a New York City nel 1981 per specializzarsi in car- diologia presso l’ospedale di St.Claire. Spiega quel- la scelta con il bisogno di uno studio più ap- profondito, che le Filippine non gli consentivano. Nel 1982 viene ammesso per un anno di prova al- l'ospedale e l'anno successivo è assunto in pianta stabile. «Non mi sono mai pentito di aver lasciato le Filippine - confessa -. Ho deciso di imparare di più. L'istruzione medica in America è decisamente su- periore, perché si può applicare subito ciò che si impara. Ho conosciuto medici che sono tornati a Manila dall'America e mi hanno sempre colpito per la loro preparazione accademica e per il loro ag- giornamento. Ho voluto essere come loro». Sebbene si senta fortunato per essersi afferma- to negli Stati Uniti ed essere riconosciuto come un ottimo cardiologo, Mendez confessa di provare spesso la sensazione profonda ed intima che egli sarà sempre visto come uno straniero. «A dire il vero mi sono sempre sentito uguale agli americani, indiani, europei ed altri per quanto ri- guarda la conoscenza medica - spiega -. Tuttavia, quando sei un filippino, negli Usa senti subito che non vi appartieni. Puoi assorbire il modo di vivere americano, ma nel profondo del tuo animo sai be- nissimo che non sei uno di loro. Sei cresciuto in un altro stato, sei un filippino, uno straniero». N egli ultimi cinque anni il dottor Mendez ha so- gnato parecchie volte di tornare per sempre in patria. «Là potrei fare una vita da milionario. Forse girare con un autista privato e spendere metà del- la mia vita giocando a golf e tennis, e l'altra metà a curare i pazienti bisognosi della mia assistenza medica». Tuttavia ora James è sposato con Consolacion Diaz, una infermiera di Ilocos Norte che ha cono- sciuto nell'ospedale Luna Memorial di Manila. Hanno avuto tre figli: Marcos, che si sta specializ- zando in medicina nelle Filippine, Alan e Patricia che studiano rispettivamente medicina e avvoca- tura a New York, dove hanno voluto rimanere. Ora anche i genitori preferiscono stare a New York, per- ché si sentono più integrati nello stile di vita ame- ricana. Mendez esaudisce il suo desiderio tornando nel- le Filippine due volte all'anno, per visitare la sua città natale di Pototan Iloilo e offrire aiuti medici gratuiti ai suoi compaesani con cui si mantiene in contatto. Quando è nelle Filippine, frequenta la sua «alma mater» a Manila, che aiu- ta finanziariamente come segno di gratitudine per tutto quello che gli ha dato e che serve come consulente medico senza alcuna contropartita economica. «I medici filippini sono ottimi e sarebbero qualificatissimi per la- vorare in America - sostiene il dottor James -. So che la mag- gioranza di loro vorrebbe venire qui, ma purtroppo oggi la legge americana è cambiata. Infatti da qualche anno la quota di immi- grazione concessa alle Filippine è stata ridotta tantissimo». A.Ba. FILIPPINI A NEW YORK (1): IL MEDICO La famiglia del dottor Mendez (moglie e due figli) con l’amico mons. George Schuster. Il terzo figlio è nelle Filippine.
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