Missioni Consolata - Marzo 2002

39 APRILE 1998 CONSOLATA MI SS IONI possono venire con i soldati quanto prima”. I carnefici si riunirono, ciascuno con un catechista in mezzo a loro. Ogni guerrigliero uccise a sangue freddo la persona che aveva in cu- stodia. Davanti ai primi morti, alcu- ni catechisti dissero: “Preghiamo! Ora sappiamo qual è l’intento di que- sti uomini e quale sarà la fine del no- stro popolo. Preghiamo! È arrivato il nostro giorno”. E pregammo...». «PROCLAMIAMO LA LORO RISURREZIONE...» Domenica, 22 marzo, ore 8.30. Due soldati in sosta nella comunità cri- stiana, terrorizzati, accettarono di accompagnare i cristiani che, insie- me ai missionari, si recarono a recu- perare i cadaveri. Trovarono 20 per- sone uccise a colpi di baionetta. Una ragazza di 15 anni piangeva e due neonati feriti strillavano dispe- ratamente tra i cadaveri. Uno di es- si morì durante il viaggio verso l’o- spedale. L’adolescente e l’altro neo- nato furono operati e si salvarono. La ragazza aveva una profonda feri- ta all’addome e aveva perduto mol- to sangue. Il bilancio totale fu di 24 morti. Missionari, suore e alcuni cristiani partirono dal Centro di Guiúa con tre auto e raccolsero i cadaveri nella bru- ghiera, con la costante minaccia del ritorno dei guerriglieri. Benché il luo- go del massacro fosse abbastanza vi- cino, impiegarono molto tempo, per- ché non c’erano strade di accesso. Al ritorno, i corpi furono deposti sotto la tettoia dell’ambulatorio, dietro la chiesa: furono lavati e com- posti. Nel pomeriggio un forte ac- quazzone attenuò il caldo, permise di recuperare un po’ le forze e lavò la terra dal sangue versato... La piog- gia rovinò la farina e quant’altro i banditi avevano rubato. «Siamo sta- ti castigati, perché abbiamo ucciso i figli di Dio» dissero tra loro gli as- sassini. La comunità incominciò a costrui- re le bare dei martiri. Molti falegna- mi prestarono generosamente la lo- ro opera. Il giorno seguente, 23 marzo, alle ore 11, nella chiesa parrocchiale di Guiúa fu celebrata l’eucaristia. «Si- gnore, annunciamo la loro morte e proclamiamo la loro risurrezione». 39 MARZO 2002 CONSOLATA MI SS IONI (*) Padre Francisco Lerma Martinez, missionario della Consolata spagnolo, opera in Mozambico da 31 anni. Laureato in missiologia all’Università Gregoriana di Roma, è direttore del Centro di catechesi di Guiúa. Ha scritto «I martiri di Guiúa», Arti grafi- che San Rocco, Torino 2001. Si va ad attingere acqua al torrente... «Ma (chissà perché!) c’è una macchina fotografica che vuole riprenderci...».

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