Missioni Consolata - Marzo 2002
30 MARZO 2002 CONSOLATA MI SS IONI I l 24 marzo, che ricorda i mis- sionari martiri, diventa un’oc- casione propizia per non di- menticare anche altri martiri, frutto del loro lavoro apostolico. È il caso di 24 catechisti mozam- bicani: hanno testimoniato la loro fede, prima nel servizio alle comu- nità e poi nel martirio, subìto la notte del 22 marzo 1992, a Guiúa (Inhambane), mentre si trovava- no nel Centro pastorale per un corso di formazione. Il loro sacrificio e quello di tanti altri (i cui nomi sono nascosti nel cuore di Dio) diventano per noi segno e inizio di tempi nuovi, che affondano le radici nei valori au- tentici della cultura e del vangelo. Questa è la loro storia... UN CENTRO PER «PROMUOVERE» L’UOMO Dopo il Concilio ecumenico vati- cano II, abbiamo assistito ad un rinnovamento profondo della chie- sa e della sua presenza nel mondo d’oggi. In questo rinnovamento, che ha scosso anche il Mozambico, si col- loca la creazione di tre Centri cate- chistici: il Centro «Paolo VI» ad An- chilo (Nampula) per le diocesi del nord; il Centro di formazione di Na- zaré (Beira) per le diocesi del cen- tro; il Centro di promozione umana di Guiúa (Inhambane) per le dioce- si del sud. Il Centro del Guiúa fu inaugurato il 9 gennaio del 1972 e il primo man- dato missionario ai catechisti av- venne il 30 dicembre 1973. Il nome « Centro di promozione umana » fu ispirato dall’enciclica di Paolo VI, Po- pulorum Progressio , dove leggiamo: «È necessario promuovere un uma- nesimo totale. E che cos’è se non lo sviluppo integrale di tutto l’uomo e di tutti gli uomini? Non esiste, per- ciò, vero umanesimo se non aperto all’Assoluto, riconoscendo una voca- zione che esprime l’idea esatta di ciò che è la vita umana» (n. 42). Il Centro comprende un insieme di modeste strutture: 31 casette desti- nate alla residenza dei catechisti e rispettive famiglie; 10 edifici adibi- ti ad aule per incontri, uffici e cap- Mozambico: i 24 martiri di Guiúa Morire insieme per la fede Dieci anni fa, un tragico fatto di sangue nel Mozambico ancora in guerra. Il racconto, semplice e drammatico, di una vicenda, che ci riporta al tempo dei primi testimoni del vangelo.
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