Missioni Consolata - Marzo 2002
MISSIONI CONSOLATA 10 MARZO 2002 a cura di Benedetto Bellesi RIO DE JANEIRO - BRASILE RIENTRATO LO SCISMA DEI LEFEBVRIANI I l 18 gennaio scorso, dopo 20 an- ni di separazione, si è concluso l’unico scisma dell’America Lati- na: i simpatizzanti brasiliani di Mar- cel Lefebvre, sono rientrati in piena comunione con la chiesa cattolica. La riconciliazione è iniziata durante il Giubileo del 2000, quando il grup- po dei «tradizionalisti», formato dal vescovo Licínio Rangel, 26 sacerdoti e numerosi laici, fece visita a Roma. La cerimonia ufficiale si è svolta nel- la cattedrale di São Salvador a Cam- pos, con la lettura del documento di accoglienza, scritto dal papa, recita della professione di fede e canto del Te Deum . Il documento elenca le di- sposizioni da osservare: riconosci- mento dell’autorità del papa; legitti- mità del ConcilioVaticano II ; validità del rito della messa approvato da Paolo VI . I tradizionalisti hanno il permesso di celebrare la messa in la- tino, utilizzando il messale di Gio- vanni XXIII . I sacerdoti formeranno un’Amministrazione apostolica, gui- data da mons. Licínio Rangel e di- pendente direttamente dal papa. I seguaci di mons. Lefebvre inBra- sile contano circa 300 sacerdoti e un milione di aderenti. Il dialogo con i vari gruppi è aperto, ma procede a rilento, osteggiato da mons. Bernard Fellay, responsabile della fraternità San Pio X di Sion (Svizzera). (Fides) ASSUNCION - PARAGUAY UNIAPAC: VOCE DI SPERANZA I mprenditori dell’AmericaLatina, riuniti nell’Unione cristiana dei dirigenti d’impresa (Uniapac) e impegnati nella costruzione di una so- cietà giusta, libera, umana e solidale, si sono incontrati in Paraguay per un simposio internazionale, cui hanno partecipato vari leader religiosi. Essi hanno analizzatonella prospettiva cri- stiana i problemi comuni alla realtà imprenditoriale latinoamericana, co- me povertà, disoccupazione, emargi- nazione, mancanza d’istruzione e for- mazione, deterioramento ambientale, lavoro infantile e corruzione. «Di fronte a tali realtà, che colpiscono e in- taccano la nostra capacità di attuazio- ne - ha detto il brasiliano JanWierge- ninck, presidente dell’Uniapac -, dob- biamo essere portatori di una voce di speranza, accompagnata da azione vi- gorosa nell’attività imprenditoriale. Pur essendo una minoranza, dobbia- mo alzare la nostra voce; ma deve es- sere una voce che ci identifichi come movimento guidato dalla dottrina so- ciale della chiesa». (Noticias Aliadas) BUCAREST - ROMANIA PRIMO MONASTERO CATTOLICO I l monachesimo è una delle realtà più vive nella chiesa ortodossa e, anche inRomania, imonasteri so- no un faro di fede a cui la gente ac- corre fiduciosa. Le vocazioni alla vita monastica non mancano; anzi, con la caduta del comunismo si sono molti- plicate, sia per imonaci che per lemo- nache. Nel nordest della Romania, al confine con l’Ucraina, si trovano stu- pendi monasteri fatti nel secolo XV , monumenti d’arte tra i più famosi del paese. Non ci sono, invece, monaste- ri cattolici, né maschili né femminili. Quattro giovani clarisse del monaste- ro di Città di Castello sono rumene e hanno espresso il desiderio di torna- re in patria per fondarvi il primo mo- nastero cattolico: sorgerà a Roman, poco distante dal convento dei fran- cescani, che assicureranno allemona- che assistenza spirituale. (Aimis) L’AVANA - CUBA AUMENTANO LE VOCAZIONI N onostante le difficoltà econo- miche e sociali della chiesa cubana, sono in costante cre- scita le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacratamaschile e femminile. Lo testimonia l’arcivescovo de L’A- vana, il card. Ortega y Alamino, che ha detto: «ACuba ci sono oltre 80 se- minaristi, includendo anche quelli degli ordini religiosi. Ancora più for- te e significativa è la crescita delle vo- cazioni alla vita religiosa femminile: 15 anni fa avevamo circa 200 suore; oggi sono quasi 600. (Aimis) FREETOWN - SIERRA LEONE RIPRESO IL LAVORO DEI MISSIONARI P iù di 42 mila combattenti in Sierra Leone hanno reso le ar- mi. Lo comunica la forza di pa- ce dell'Onu, incaricata del processo di disarmo dei ribelli del Revolutio- nary United Front (Ruf) e delle mili- zie progovernative. Iniziato nel mag- gio 2000, il disarmo aveva subito u- na battuta d’arresto in dicembre scorso, finché un incontro di ricon- ciliazione tra rappresentanti Onu, della guerriglia e delle milizie gover- native ha permesso di continuare l’o- perazione, ponendo fine a 10 anni di guerra civile che hanno devastato il paese. Con le elezioni previste per maggio il paese è avviato verso la normalizzazione. «Nel paese regna la calma - affer- ma il missionario saveriano padre Giovanni Ceresoli -. L’unica incer- tezza riguarda la zona diamantifera, dove ribelli e milizie filogovernative si dice che si siano accordati per spartirsi le miniere di diamanti: fin- ché l’accordo regge, ci sarà la pace. Un’altra importante prova per veri- ficare la tenuta della pace saranno le elezioni di maggio. Intanto la chiesa ha ripreso quasi al completo le pro- prie attività. I missionari giuseppini hanno riaperto le scuole professio-
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