Missioni Consolata - Febbraio 2002

Se ricordiamo la meta che Egli ci indica dicendo «mentre avete la luce, credete nella luce, per diventare figli della luce», noi medici ci sentiamo onorati di offri- re un contributo umano e professionale a chi, come i missionari della Consolata, è portatore della luce nel mondo. Marcello Fiore Dal discorso che il dottor Marcello Fiore, radiologo all’ospedale «Koelliker» di Torino, ha rivolto ai col- leghi medici, amici e collaboratori dei missionari della Consolata, durante la tradizionale «cena della riconoscenza». Su 70 strutture sanitarie passate al setaccio in Italia, l’ospedale «Koelliker», gestito dall’Istituto Missio- ni Consolata, si è classificato fra i migliori con un voto superiore ad 80 centesimi (cfr. La Stampa, 15 dicembre 2001). A Torino, dal 28 settembre al 3 ottobre 2001, presso la casa madre dei Missionari della Consolata, si è tenuta una mostra-vendita, comprendente opere di ol- tre 70 pittori. La mostra è stata realizzata in favore dell’«Huruma Health Centre» (Centro della pietà e sa- lute), in Kenya. L’obiettivo: raccogliere fondi per i ma- lati terminali di tubercolosi, malaria, cancro e Aids. Il Centro è nato grazie all’impegno di alcune persone che, da anni, lavorano per realizzare condizioni di vita più giuste e dignitose per la popolazione del Kenya, un paese segnato dall’impoverimento, dallo sfruttamento, dalla destabilizzazione politica: sono la signora Anna Maria Grandi, il dottor Romolo Grandi e il signor Jo- seph Zencher, con la cooperazione dei missionari della Consolata. La mostra ha raccolto opere di artisti di tutte le ten- denze. Erano presenti nomi di grande prestigio ed arti- sti che operano con grande serietà. La rassegna è stata un’interessante panoramica, in particolare del mondo artistico piemontese, in cui, quasi per incanto, la «bra- vura» si è abbinata alla generosità. Pregevole il catalo- go a colori delle opere esposte. N on dobbiamo mai dimenticare che gli artisti sono sempre in prima linea quando si tratta di essere solidali e vicini a chi soffre e ha bisogno. «Un sorriso nel silenzio della notte». Con queste paro- le Angelo Mistrangelo conclude il proprio testo critico dedicato alla rassegna d’arte promossa dalle associa- zioni Huruma Health Centre e Gil . È guardando le im- magini del villaggio sorto a Nanyuki (la sola struttura medica esistente in Kenya per malati terminali) che si comprendono le parole sorriso e silenzio: cinque pic- cole case in grado di ospitare cinque malati ciascuna, una chiesa nel deserto al cui ingresso due figure angeli- che offrono a Dio il dolore del mondo, un porticato per proteggere dal sole incombente; attorno, qualche albero, un cespuglio sull’arida terra... Angelo Mistrangelo e Gian Giorgio Massara I 30 ANNI D I T IBERIO A W AM BA Si chiama Tiberio Man- delli. È il «factotum» nella manutenzione dell’ospe- dale missionario di Wamba, nel nord del Kenya. È indispensabile quanto il medico Silvio Prandoni : il dot- tor Silvio (già ricordato da Missioni Consolata in altre occasioni) opera come volontario da 35 anni e il signor Tiberio da 30. I due formano u- na coppia perfetta al servizio dei poveri. L’ospedale di Wamba, costruito dai missionari della Consolata, ha resistito a tutte le «intemperie sociali e politiche» grazie a loro. Lo dicono tutti. Attorno all’ospedale ruota pure una cerchia di professionisti, che ogni anno offrono la loro esperien- za in vari ambiti sanitari. Anche il loro apporto è indi- spensabile. Né si può scordare l’ Associazione Amici di Wamba che coordina il tutto e sostiene economica- mente la struttura sanitaria africana con numerose ini- ziative. L’Associazione ha sede a Castellanza (Varese). Per informazioni: Ferruccio Gandolini Via Marconi 39 - 21053 Castellanza Torino PITTURA E SOLIDARIETÀ «Albero della vita» di Giovanni Ghigliano: una delle opere dei 70 pittori alla mostra-vendita.

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