Missioni Consolata - Febbraio 2002
49 APRILE 1998 CONSOLATA MI SS IONI MAI PIÙ TORNERÒ SUI MIEI PASSI poesia di Meena (*) Sono una donna che si è destata. Mi sono alzata e sono diventata una tempesta, che soffia sulle ceneri dei miei bambini bruciati. Dai flutti di sangue del mio fratello morto sono nata. L’ira dellamia nazione me ne ha dato la forza. I miei villaggi distrutti e bruciati mi riempiono di odio contro il nemico. Sono una donna che si è destata, lamia via ho trovato e più non tornerò indietro. Le porte chiuse dell’ignoranza ho aperto. Addio ho detto a tutti i bracciali d’oro. Oh compatriota, io non sono ciò che ero. Sono una donna che si è destata, lamia via ho trovato e più non tornerò indietro. Ho visto bambini a piedi nudi, smarriti e senza casa, ho visto spose conmani dipinte di henna indossare abiti di lutto, ho visto gli enormi muri delle prigioni inghiottire la libertà nel loro insaziabile stomaco. Sono rinata tra storie di resistenza, di coraggio. La canzone della libertà ho imparato negli ultimi respiri, nei flutti di sangue e nella vittoria. Oh compatriota, oh fratello, non considerarmi più debole e incapace. Sono con te con tutta lamia forza sulla via di liberazione dellamia terra. Lamia voce si è mischiata alla voce di migliaia di donne rinate, i miei pugni si sono chiusi insieme ai pugni di migliaia di compatrioti. Insieme a voi ho camminato sulla strada dellamia nazione, per rompere tutte queste sofferenze, tutte queste catene di schiavitù. Oh compatriota, oh fratello, non sono ciò che ero. Sono una donna che si è destata, lamia via ho trovato e più non tornerò indietro. Sono la donna che si è svegliata. Mi sono alzata e sono diventata tempesta fra le ceneri dei miei figli bruciati. I miei villaggi in rovina e in cenere mi riempiono di rabbia contro il nemico. Oh compatriota, nonmi guardare più debole e incapace. Lamia voce si mescola conmigliaia di donne in piedi, per rompere tutte insieme tutte queste sofferenze e queste catene. Sono la donna che si è svegliata, ho trovato lamia strada e non tornerò mai indietro. (*) Meena, nata a Kabul nel 1957, fondatrice dell’«Associazione rivoluzionaria delle donne dell’Afghanistan» (RAWA), fu assassinata da agenti segreti russi e afghani a Quetta, in Pakistan, il 4 febbraio 1987.
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