Missioni Consolata - Gennaio 2002

MISSIONI CONSOLATA 9 GENNAIO 2002 ad ogni costo, cercatelo fuori delle coscienze. Lo troverete, e ritornerete nel vostro castello d’oro, la- sciando gli altri nella mi- seria... Hitler non cercava negli ebrei dei nemici? Se, invece di tutelare so- lo la nostra pace sempre contro un «nemico», rega- lassimo veramente a tutti la pace (non solo a chi pa- ga) e cercassimo il fratello nel prossimo... Dovremmo abbattere altri palazzi per vivere sul- la terra finalmente tutti in- sieme? Alessio Anceschi (via e-mail) Se non c’è pace per tut- ti, non c’è per nessuno. E la pace si costruisce nella giustizia internazionale, nella libertà, nella tolle- ranza. «Parola» e «parole» Spettabile redazione, trovo Missioni Consolata molto interessante per i temi che affronta. Ad e- sempio, mi ha colpito la «provocazione missiona- ria» circa la frettolosità delle messe domenicali. Invece di commentare le letture, l’omilia si limita ad un sunto di esse. Risul- tato: c’è poca conoscenza della parola di Dio, men- tre abbonda quella degli uomini. Ciò fa sì che «il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza» (Os 4, 6 ). «Ogni scrittura è ispira- ta da Dio ed è utile ad in- segnare, riprendere, cor- reggere, educare alla giu- stizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona» ( 2 Tm 3, 16 ). In mancanza di tale cono- scenza, gli uomini compio- no gli errori più svariati. A questa realtà si colle- gano lo sfruttamento del povero e l’ingiustizia so- ciale, che Missioni Conso- lata denuncia. È scritto in 1 Tess 4, 6 : «Che nessuno opprima il fratello, né lo sfrutti in affari, perché il Signore è un vendicatore di tutte queste cose». Chi si ritiene cristiano, pertanto, dovrebbe mette- re in pratica la dottrina di Cristo e non la propria lo- gica, presentata in nome di Dio. Certo, non è facile. Le parole di Gesù pro- vocarono già ai suoi tempi divisioni, perché la verità spesso è scomoda. In o- gnuno di noi esistono realtà forgiate secondo propri punti di vista ed in- teressi, le proprie sicurez- ze: da qui scaturiscono le nostre diverse risposte. E tutto questo a livello an- che di popolo, di autorità politiche e religiose. Al suo tempo Gesù por- tava la luce, ma veniva scambiata per oscurità: al punto tale che i dottori della legge lo accusavano di essere satana anche quando scacciava il male. Così, anche oggi, certi at- teggiamenti giusti vengo- no scambiati per ingiusti. Ma «guai a quelli che chiamano bene il male e male il bene» ( Is 5, 20 ). Ne consegue che la ve- rità o non la vogliamo ve- dere o non ci impegniamo abbastanza per conoscer- la. Vedi la confusione dei giudizi espressi sugli e- venti attuali, compreso il modo di sconfiggere la povertà. Solidarietà? Ca- rità? Giustizia? Tutti sia- mo nati nudi e siamo ospi- ti di una terra creata da Dio e non dagli uomini. Allora, da dove deriva la povertà se non dall’ingiu- stizia dell’uomo a causa del suo egoismo? La Bib- bia è piena di denunce di ingiustizie, di esortazioni alla pratica del bene; per citarne una: «Guai a colui che costruisce la città con il sangue e fonda le città sull’iniquità» ( Ab 2, 12). Il prossimo è chiamato anche fratello, e ciò ci in- duce a riflettere che il Pa- dre è uno solo, il nostro Dio, e noi siamo suoi figli con uguali diritti e doveri. Uno dei doveri è di «a- marci gli uni gli altri. In questo consiste l’amore: che camminiamo secondo i suoi comandamenti» ( 2 Gv 1, 5-6 ). E non bastano i famosi 10 comandamenti di Mo- sè; occorre conoscere tut- te le Sacre Scritture per u- sare bene la nostra libertà, come ci assicura Gesù in Gv 8, 32 : «Conoscerete la verità e la verità vi farà li- beri». Maria Armiento Torino Signora Maria, Missio- ni Consolata ha trovato in lei un avvocato prezio- so... parola di Dio in ma- no! Grazie. Ma ci lasci anche dire: se osservassi- mo i 10 comandamenti, sarebbe già molto! 70 ANNI DI FEDELTÀ: UN RECORD Siamo abbonati a Missioni Consolata da 70 anni. La leggiamo sempre con gioia, anche perché in famiglia abbiamo avuto due missionari della Consolata: i padri Emilio e Luciano, missionari in Tanzania e Mozambico. Il vostro calendario è appeso nella nostra casa e ci ac- compagna per tutto l’anno. Vi salutiamo con affetto. Famiglia Oggé Basilio - (via e-mail) Grazie della vostra fedeltà «record». Missioni Consolata è «la rivista missionaria della famiglia»... e la famiglia Oggé lo conferma. Ancora grazie. Gratitudine che manifestiamo a tutti i nostri lettori che ci hanno rinnovato la fiducia an- che con contributi in denaro per continuare a ricevere la rivista. A tutti buon 2002. È FRANCESCA Cari amici, quella famosa copertina ( Missioni Con- solata , gennaio 2001: donna che piangeva, ve- stita da musulmana, che vi attirò critiche anche maligne) riguarda una ra- gazza-madre di Archer’s Post (Kenya). È una turkana , cattolica, vissuta fin da piccola alla missione, e si chiama Francesca Akwalug. Nonostante qualche debolezza, è una persona che ha voluto bene a tutti i padri e le suore di Ar- cher’s Post, che l’hanno sempre aiutata nei suoi problemi spirituali e materiali. Oggi l’ho incon- trata all’ospedale di Wamba con il suo ultimo bam- bino, nato con un problemino ad una gamba... p. Lino Gallina - Baragoi (Kenya)

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