Missioni Consolata - Gennaio 2002
COSTRETTO A FARE IL VESCOVO Come inquisitore Toribio ebbe oc- casione di stringere relazione con i consiglieri dellaCorona e lo stesso re Filippo II , che nel 1578 lo scelse co- me vescovo di Ciudad de los Reyes , l’odierna Lima, sede vacante da tre anni, dopo lamorte del domenicano Jeronimo de Loaysa. Per coscienza e umiltà, Toribio cercò di ricusare, scusandosi di esse- re un semplice laico (aveva ricevuto solo la tonsura chiericale), di inten- dersi più di diritto che di teologia e, soprattutto, di non avere la vocazio- ne missionaria né alcuna esperienza delle Indie.Ma sotto l’insistenza di a- mici e colleghi, egli accettò l’incarico e ricevette gli ordini minori e suddia- conato. Quando da Roma arrivaro- no le bolle papali (1579), fu ordinato sacerdote aGranada, poi consacrato vescovo nella cattedrale di Siviglia. Salpato da Sanlúcar nel settembre 1580, Toribio sbarcò a Paita, primo porto del Perú sei mesi dopo; prose- guì a piedi per altri due mesi, appro- fittando del viaggio per avere un pri- mo contatto con la vasta diocesi: in- contrò una popolazione indigena ridotta in condizioni di impoveri- mentomateriale, culturale e umano. Entrò a Lima il 12 maggio 1581 e si mise subito al lavoro. Il primo atto del giovane vescovo fu convocare un concilio provincia- le, secondo l’ordine ricevuto da Fi- lippo II , per riparare la situazione di tensione e anarchia trovata nella dio- cesi. Il predecessore, Jeronimo de Loaysa, ne aveva convocato due, nel 1552 e 1567; ma «per negligenza di alcuni e opposizione di altri, erano stati completamente dimenticati» ( vedi riquadro ). Sbrigate le pratiche di convoca- zione e fissata la data di apertura del Concilio per il 15 agosto 1582, Tori- bio si mise in marcia per visitare le missioni ( doctrinas ) della regione a sud della capitale, per incontrare gli indigeni e intrattenersi con i missio- nari. Tornò a Lima nella primavera del 1582 e radunò il primo sinodo diocesano, per avviare le prime rifor- me e studiare i punti da discutere in Concilio. Poi, con una continuità di lavoro e dinamismo asfissiante che lo caratterizzò tutta la vita, ripartì per visitare la regione montagnosa di Huanuco e tornò 15 giorni prima dell’apertura dell’assemblea. L’ORGANIZZATORE Al III Concilio di Lima partecipa- rono vescovi e delegati di quasi tutta l'America spagnola. Lima, capitale del viceregno, aveva giurisdizione su 12 diocesi suffraganee: Nicaragua e Panama (Centroamerica), Popayán (Colombia),Quito (Ecuador), Trujil- lo, Cuzco e Arequipa (Perú), Char- cas (Bolivia), Assunción (Paraguay), Tucumán (Argentina), Santiago e La Imperial (Cile). I vescovi erano 7 MISSIONI CONSOLATA 49 GENNAIO 2002 Paita Nazca Huanuco Ica Cañete Chachapoyas Saña Mayobamba Cajamaca Huaraz Casma Huaco Popayan 1546 Quito 1545 LIMA 1541 Charcas (Sucre) 1551 Asunción 1547 La Imperial 1563 Santiago 1561 Panama 1513 Nicaragua 1513 Trujillo 1577 Cuzco 1536 Arequipa 1577 Tucuman 1570
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