Missioni Consolata - Gennaio 2002
MISSIONI CONSOLATA 43 GENNAIO 2002 Ha già scontato diversi anni di pena e desidera uscire quanto prima, tor- nare al suo villaggio e occuparsi dei suoi due figli lasciati con l’altra mo- glie. Il doganiere condannato per furto non ha il permesso di uscire dal carcere e non ha parenti che si occu- pino di lui. Per il cibo quotidiano viene aiutato dagli altri detenuti. Il vescovo promette di interessarsi del suo caso e di ottenergli il permesso di uscire durante il giorno in cerca di lavoro e rendersi autosufficiente. Per i vecchi e i malati sarebbe la fa- me se la Caritas diocesana non si prendesse cura di loro. Da tempo mons. Aguirre ha incaricato l’infer- miera comboniana, suor Daniela, di visitare regolarmente la prigione e prestare le curemediche essenziali ai malati. La presenza della religiosa e di altro personale della Caritas ha portato notevoli benefici per tutti i carcerati. Viste le condizioni sanita- rie e igieniche del carcere, con l’aiu- to di commercianti e semplici citta- dini sono state fornite apposite latri- ne e una grande tettoia, riparo dal sole e dalla pioggia. Più importante ancora è un altro effetto benefico: al- l’interno del carcere sono diminuiti gli abusi da parte dei carcerieri sui detenuti ed è aumentato il rispetto dei diritti umani. CARCERE... UNICA PROTEZIONE Tra i carcerati ci sonomolte donne accusate di stregoneria. Cercodi par- lare con la più anziana. È troppoma- lata e stanca. Non risponde. Ha tra- scorso la notte in preda alla tosse. Si aggrappa al braccio del suo vescovo NIGER I A C A M E R U N C I A D R E P. C E N T R A F R I C A N A GABON CONGO R . D . C O N G O S U D A N U e l e C o n g o O u b a n g u i BANGUI Kisangani Ndjamena Bangassou Yaoundé Mbrés
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=