Missioni Consolata - Gennaio 2002

MISSIONI CONSOLATA 27 GENNAIO 2002 ni». Essi dovrebbero imparare a investi- re i loro capitali in Mozambico, in stret- ta collaborazione con le forze lavorati- ve del paese. E poiché il 70% della po- polazione attiva in Mozambico vive nelle zone rurali ed è legata all’attività agricola, essi dovrebbero incentivare grandemente il settore dell’agricoltura, allevamento, industria forestale e ricer- che del sottosuolo, per lo sfruttamento di minerali su piccola scala. Si dice che giustizia e polizia in Mo- zambico siano in mano a una «mafia». Per arrivare «a un compromesso di in- teressi», non si può escludere la possi- bilità di parlare con la cosiddetta «ma- fia della polizia». Perlomeno commer- cio di droga e prostituzione dovrebbero essere tollerati, forse anche in certe mi- sure legalizzati, per mantenerli sotto il controllo legale dello stato. I salari dei maestri dovrebbero essere aumentati. A tale scopo bisognerebbe costituire un sistema di fondi, raccolti con il contributo volontario delle fami- glie, in modo da garantire migliori con- dizioni di vita agli insegnanti delle scuole primarie e secondarie. Solo al- lora i maestri potrebbero giustamente essere sanzionati, nel caso in cui ri- chiedessero soldi agli studenti in cam- bio di promozioni facili. In sintesi: si dovrebbe avviare una riforma di leggi nel settore della giu- stizia e commercio, per poi arrivare a istituire un nuovo ordine seguito dalla maggioranza sociale. Non le pare, signor rettore, di con- cedere l’amnistia a tanti ladri? È vero che, nella fase iniziale di accu- mulazione delle ricchezze, il furto ha la sua parte; ed è senza dubbio un pro- cesso disumano. La storia della forma- zione di «monarchie», «nobiltà», «borghesie» e «classi politiche» nel- l’Europa occidentale e orientale è me- scolata con atti di violenza, furto e sfruttamento umano: espropriazione dei beni dei monasteri e comunità giu- daiche, commercio degli schiavi, «pro- grom», ecc. sono sulla stessa linea. An- che Leone Trotsky riconosceva onesta- mente che, persino nella rivoluzione socialista in Russia, era avvenuta un’accumulazione di beni con gli stes- si metodi abominevoli. Gli atti di espro- priazione fatti prima e durante la se- conda guerra mondiale nell’Europa centrale devono essere anche messi nel catalogo dei furti e maltrattamento umano. Lo stesso è accaduto e sta ac- cadendo in Asia e nelle Americhe. Nella storia umana si sono celebrati e si celebrano «trattati di pace», in cui si legalizzano tante cose che, prima nella legge e poi nella guerra, erano considerate illegali. Si cerca il male mi- nore, in attesa di una giustizia assolu- ta e definitiva. La sua venuta, però, non è nelle mani umane. Qual è stata la reazione a queste sue proposte abbastanza provo- catorie? Sul momento, l’idea di una possibile «legalizzazione» della corruzione è Il rettore Couto con il collega Mazula, rettore dell’università statale del Mozambico... Negozio di prodotti artigianali e manifesto del partito Frelimo in favore dell’agricoltura.

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