Missioni Consolata - Gennaio 2002

ta. «Fino al 1978 - confidò - sono stato ateo e, come tutti, sono vissu- to in una nazione atea. Entrambi i miei genitori eranomembri del Par- tito comunista». Il giovane Vladimir cambiò lavo- ro diverse volte: negli anni ’60 fu ap- prendista fresatore in una fabbrica; poi trovò posto nel trasporto auto- mobilistico, fece il servizio militare e nel 1968 incominciò a percorrere lo sterminato impero sovietico qua- le topografo a servizio dello stato; nel 1982 lasciò anche questa pro- fessione per operare nell’Ufficio-re- gistro di Mosca: misurava strade, parchi, cortili, discariche. «Mi sono anche sposato e homesso al mondo tre figli, lasciati un po’ a se stessi». «E la conversione religiosa?» in- calzò Claudio inmaniera un po’ im- pertinente. «Non c’è stato “il colpo di fulmi- ne”. La conversione è iniziata alla fi- ne degli anni ’70, allorché ho avver- tito una profonda insoddisfazione di me stesso. Poi ho conosciuto an- che padre Aleksandr Men’. Certa- mente il buon Dio si è servito di lui per farmi trovare la fede» (2). Poiché aveva deciso di farsi prete, un giorno Vladimir bussò alle porte del seminario di Sergiev Posad. Ma la risposta fu niet : forse perché l’ac- cettazione dipendeva anche dall’au- torità politica. Nel 1987 Vladimir era ancora lai- co . Il caso poi si risolse positiva- mente. «Ed ora sono qui» concluse l’interessato, allargando le braccia. Qualcuno bussò alla porta. Entrò un giovane distinto, in giacca e cra- vatta, che ci salutò in italiano. SE LA MADRE È CATTOLICA Era Stefano, cittadino francese. A Mosca rappresenta l’ Agip : ecco per- ché parlava anche l’italiano. Un gior- no capitò nella «cantina» di padre Lapsin, senza preavviso, durante u- namessa e cantò con il coro. Oggi ne MISSIONI CONSOLATA 20 GENNAIO 2002 «Mercato delle pulci» nei pressi di Mosca. A sinistra: due scolare (si noti quella «mongola»), e bambini in divisa, allievi di una scuola militare.

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