Missioni Consolata - Gennaio 2002
MISSIONI CONSOLATA 10 GENNAIO 2002 a cura di Benedetto Bellesi KHARTOUM - SUDAN CATTOLICI E ANGLICANI PER UNA PACE GIUSTA «F ermate la guerra e aprite il negoziato per una pace giusta e duratura» chiedo- no i vescovi cattolici ed episcopaliani del Sudan in un documento comune, per porre fine alla guerra che devasta il paese dal 1983. L’appello è diretto al governo di Khartoum, ai capi dello Spla (Esercito popolare per la libera- zione del Sudan) e altri gruppi guer- riglieri, all’Onu e ad altri organismi a- fricani di mediazione. È la prima vol- ta che i vescovi delle due maggiori chiese del Sudan rilasciano dichiara- zioni comuni sull’argomento.Non c’è una soluzionemilitare, affermano i ve- scovi. Solo il negoziatoporta a unapa- ce giusta e durevole. Ma per questo bisogna andare alla radice del proble- ma: garantire libertà religiosa e ugua- glianza di tutti i cittadini, separazione tra stato e religione e rimozione della sharia (legge islamica) come legge fon- damentale dello stato. (Aimis) LEZHË - ALBANIA PRIMA PIETRA PER NUOVA CATTEDRALE D omenica 28 ottobre il card. Jozef Tomko, già prefetto della Congregazione per l’E- vangelizzazione dei popoli, ha bene- detto la prima pietra della nuova cat- tedrale di Lezhë inAlbania. «Èun se- gno di rinascita e crescita della chiesa, come si avverte anche in altre zone del paese, con un significato di augu- rio e incoraggiamento» ha detto il cardinale. Oltre ai vari vescovi del- l’Albania, al nunzio apostolico, sa- cerdoti, religiosi e religiose e cattoli- ci alla celebrazione hanno preso par- te anche alcuni esponenti dell’islam. La diocesi di Lezhë, risalente al XIV secolo, si trova nel norddel paese, vi- cino a Scutari, e si affaccia sul mare Adriatico. Su 70.000 abitanti i catto- lici sono 65.000, assistiti da 10 sacer- doti con 11 parrocchie. (Fides) GIAFFA - ISRAELE STUDENTI CRISTIANI MALMENATI I l 25 ottobre scorso, 42 alunni di 14-15 anni della scuola france- scana «Terra Santa» di Giaffa, di ritorno da una gita scolastica sul Ne- gev, si erano fermati a un posto di ri- storo di Ber Sheva, quando soprag- giunse un folto gruppo di liceali ebrei che cominciarono a prenderli in giro, passando a spintoni, insulti e attac- chi. Quando poi alcuni studenti cri- stiani si rifiutarono di spegnere la ra- diolina (ascoltavanomusica rap, non araba), furono attaccati con calci, ba- stoni e lanci di pietre. Sopraggiunta la polizia, non fu fatto alcuno sforzo per conoscere da quale scuola pro- venivano gli aggressori. Molti studenti cristiani tornarono a casa in stato di shock. Chiamata un’ambulanza, il personale parame- dico rifiutò di prestare soccorso, di- cendo che i sintomi sarebbero pre- sto svaniti. Gli insegnanti portarono cinque studenti, i più gravi, all’ospe- dale; tre furono subito ricoverati. «Poco c’èmancato che uno dei ra- gazzi venisse ucciso - afferma padre Arturo Vasaturo, direttore della scuola -. È un fatto gravissimo, da imputare al malsano sistema educa- tivo che non rispetta leminoranze. È urgentissimo che il ministero dell’E- ducazione israeliano corra ai ripari, per portare gli israeliani, arabi ed e- brei, a convivere in pace, giustizia e rispetto reciproco». Padre Vasaturo ha accusato anche il sindaco di Giaf- fa, che «ha rifiutato di fare una visi- ta anche di soli cinque minuti, di- cendo di essere troppo occupato per occuparsi dei ragazzi della sua città». (Fides) PAMBENGUA - NIGERIA «RIFUGIO» PER CONVERTITI C ome in tutti i paesi a maggio- ranza islamica, anche nel nord della Nigeria è difficile passa- re dall’islam al cristianesimo. Chi osa farlo incontra feroce resistenza nella stessa famiglia, fino a essere picchia- to. Per tutelare i neo-convertiti il pa- store Isaya Audu ha aperto a Pam- bengua, nello stato di Kuduna, un centro di accoglienza in cui essi pos- sano sentirsi sicuri. «Sono molti - ha detto il pastore - i giovani che chie- dono di conoscere il cristianesimo e frequentano la scuola biblica. Qual- cuno, dopo il corso, ritorna tra la sua gente e annuncia il vangelo». Intanto sonouna decina gli stati del nord della Nigeria che hanno adot- tato la sharia (legge islamica), provo- cando persecuzioni e massacri con- tro i cristiani. Inoltre, nello stato di Sokoto, per la prima volta, è stata e- seguita l’amputazione della mano a un uomo accusato di furto. Un caso simile era già capitato nello stato di Zamfara. In quello di Kano, invece, una donna incinta, accusata di adul- terio, è stata condannata alla lapida- zione. L’adultero, invece, è stato as- solto per «insufficiente evidenza». (Aimis) NAIROBI - KENYA VESCOVI ACCUSANO CLASSE POLITICA I l documento pubblicato dai ve- scovi cattolici del Kenya, al ter- mine della Conferenza plenaria tenuta nei giorni scorsi a Nairobi, è un duro atto di accusa nei confronti del governo. I presuli sottolineano come il paese sia stretto nella morsa di corruzione e impunità, un cocktail micidiale per gli effetti devastanti che
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