Missioni Consolata - Ottobre 1996

Santa Fé de Bogota: monumento a Gonzalo Jimenez de Quesada, fondatore della città. quira) furono soddisfatte tutte le lo- ro richieste. «Viva il re! Abbasso i tiranni!» gridò la folla estasiata dal successo. Ma poco dopo, sostenuto dai proprietari terrieri, il re di Spa- gna si rimangiò le Capitulaciones e i ribelli finirono squartati e, senza lin- gua o senza testa, esposti sulle piaz- ze delle città. Tale fiera dell'inganno esacerbò talmente la gente che, an- che oggi, a qualsiasi colombiano ri- bolle il sangue nelle vene solo a sen- tirsi chiamare «spagnolo». Quando gli ideali d'uguaglianza e libertà della rivoluzione francese varcarono l ' oceano, un intellettuale creolo di Bogota, Antonio Narifio, ne tradusse e diffuse la Dichiarazio- ne dei diritti de/l 'uomo e del cittadi- no (1794); l ' anno seguente i neri di Coro (Venezuela) si sollevarono per reclamare la ley de los franceses; la parola «emancipazione» elettrizzava l' intellighenzia creola, che cominciò a ordire congiure, provocare som- mosse, reclamare uguaglianza delle classi e abolizione della schiavitù. Centralismo contro federalismo Alla notizia che Napoleone aveva invaso la Spagna e fatto prigioniero re Ferdinando VII (1808), città e re- gioni della Nuova Granada si diede- ro giunte governative, per lo più do- minate dai cabildos, ormai in mano a maggioranze creole. Lo scontro tra indipendentisti e difensori del potere monarchico culminò nel solleva- mento di Bogota (1810): il viceré dovette arrendersi alle richieste del cabildo abierto e riprendere la via della Spagna. L'anno seguente i de- putati di sei province si diedero una costituzione repubblicana. La < patria boba» (sciocca), come venne definita tale indipendenza, ebbe vita breve: a Santa Marta i mo- narchici organizzarono la controri- voluzione; Cartagena si dichiarò in- dipendente; unionisti e federalisti vennero alle armi. I primi, capeggia- ti da Antonio Narifio, volevano uno stato fortemente centralizzato, lega- to agli interessi della borghesia ur- bana; i federalisti difendevano le au- tonomie locali e le aspirazioni dei settori popolari. La guerra civile avvantaggiò re Ferdinando: tornato sul trono, spedì truppe fresche e un nuovo viceré a ristabilire i diritti monarchici . Nel 1816 la Nuova Granada era di nuovo sottomessa alla Spagna. Seguì la re- pressione all ' insegna del «meglio abbattere dieci innocenti, che la- sciarsi sfuggire un solo colpevole». Tre anni dopo, liberato il proprio paese, il venezuelano Sirn6n Bolivar piombò su Bogota, mise in fuga l'e- sercito spagnolo e fu acclamato li- bertador de Colombia. Costituita la repubblica della Colombia, insieme al Venezuela, si fece eleggere presi- dente e corse a liberare Ecuador, Peru e Bolivia, lasciando la reggen- za dello stato al vicepresidente, ge- nerale Francisco Santander. Bolivar inseguiva un grande sogno: creare gli Stati Uniti latinoamericani; riuscì <<NON DI SOLA COCA» 9 Missioni Consolata- Ottobre '96

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