Missioni Consolata - Ottobre 1996

La Colombia è il paese con la maggiore tradizione di governi civili dell'America Latina: le dittature sono state rare e brevi; le elezioni importanti e spesso oneste. Ha risorse naturali enormi, strutture moderne, prodotto interno lordo in crescita, il più basso debito estero del continente. Eppure è uno dei paesi più violenti del mondo, in endemico stato di assedio. La situazione di conflittualità non è una coincidenza, ma il tessuto connettivo di quattro secoli di storia, . . . ln cul Sl sono accumulati problemi . . . soc"to-economlCl mai risolti. BENEDETTO BELLESI UN PAESE SEMPRE CONTRO Panorama storico dal1500 ad oggi L a Colombia sembra una ma- no: le cordigliere sono le di- ta, le immense pianure sudo- rientali il palmo. L'hanno paragona- ta a una fortezza, i cui bastioni, for- mati da alte vallate e altipiani all'in- temo, voltano le spalle al mondo e- sterno, circondate da una verde cin- tura tropicale, bagnata dal Pacifico e Mar dei Caraibi. Sulle zone costiere e nelle valli a- bitavano i caribi, etnie bellicose e avventuriere, che opposero una te- nace quanto vana resistenza alla conquista spagnola. Sugli altipiani vivevano i chibcha o muisca, politi- camente bene organizzati, abili la- voratori di metalli, più esperti for- giatori di gioielli che di armi Peccati originali La oreficeria dei chibcha diede o- rigine alla leggenda dell'eldorado, tentazione irresistibile persino per il pacifico giurista Gonzalo Jimenez de Quesada: partito da Santa Marta, nel 1536, alla testa di 600 uomini, raggiunse l'altopiano con 166 super- stiti, sottomise le popolazioni indi- gene con pochi colpi di fucile, fondò Santa Fé de Bogota (1538), com- pletò la conquista della regione cen- trale colombiana e la chiamò Nuova Granada, in memoria della sua città natale. Ma ecco apparire sull'alto- piano due rivali: Nicolas Feder- mann, proveniente dal Venezuela, e Sebastian de Belalcazar, risalito dal Peru. Litigarono verbalmente per ri- vendicare la paternità della conqui- sta; poi decisero di chiedere al re di Spagna di dirimere la questione. Fu- rono scontentati tutti e tre: a godere di tante prodezze fu il governatore di Santa Marta, subito trasferito a Bogota. La Colombia nasceva litigiosa. Ma il vero peccato originale è il campanilismo regionale. Quando, infatti, alla conquista seguirono co- lonizzazione e burocrazia, torme di contadini e nobili spiantati si stabili- rono in diverse zone delle terre con- quistate, vi fondarono borghi e vil- laggi, conservando l'orgoglio <<tri- bale» delle regioni spagnole d'origi- ne, grazie, soprattutto, alla configu- razione geografica. Fino al 1920, quando l'aeroplano cominciò ad ab- breviare spazi e tempi, le giungle e gli elevati passi montani bloccarono il normale scambio di uomini, merci e idee dalla capitale verso gli altri centri popolati. Si formarono città- stato con caratteristiche proprie, mo- dellate, anche, deli' impronta im- pressa dai padri fondatori e dai go- vernatori, nominati dal re di Spagna per organizzare la vita sociale e, so- prattutto, riscuotere i tributi. «Perfino oggi - afferma Arthur Whitaker - la Colombia è la somma delle sue regioni», con Bogota cen- tro commerciale, culturale e politi- co, Medellin roccaforte industriale, Cali e Popayan importanti centri a- gricoli, Baranquilla sbocco caraibi- co del caffè, petrolio e altri generi di prima necessità. L'invidia tra le re- gioni è ancora viva: gli abitanti della «NON DI SOLA COCA» 5 Missioni Consolata- Ottobre '96

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