Missioni Consolata - Ottobre 1996
manti le~~eri. Ecco alcune ricette tradizionali: Tintura di coca: 30 ~rammi di fo~lie sbriciolate in l 00 ~rammi di alcol al 60-70%. Vino di coca: 50 parti di fo~lie polverizzate e 1.000 di vino Jerez. Si può addolcire a~!JiUn!Jendo zucchero. Estratto fluido di coca: 5 parti di fo!Jiie di coca. 95 parti di vino o alcol o acqua. Tè di coca: mettere in infusione due o più fo~lie di coca in acqua bollente. per qualche minuto. Alla coca si richiama la nota bibita analcolica Coca Cola. preparata con estratti di fo~lie di coca. previa elimi- nazione della cocaina. e di noci di cola. con a!J!Jiunta di zucchero. caramello. oli essenziali e anidride carbonica (vedi riquadro). ... EABUSI Nonostante le sue numerose proprietà terapeutiche e nutrizionali. la coca è criminalizzata. quasi fosse responsa- bile di tutti !Jii abusi e tra!Jedie derivanti dal consumo della sua sostanza principale. la cocaina. Ma. dicono in Bolivia. «coca no es cocaina. asi como fa uva no es Io mismo que el vim. Gli effetti della fO!Jiia non sono assimilabili a quelli prodotti dalla cocaina. Per un chilo di cocaina, inoltre. occorrono 500 chili di fo~lie : per racco!Jiierle. una sola persona dovrebbe lavorare oltre cinque mesi. Dalla fo!Jiia alla cocaina il processo è lun!Jo e compli- cato. Si comincia immer!Jendo le fo~lie in una soluzione di potassio e carbonato di sodio; poi le si inzuppa in un mastello con benzina o kerosene. in cui si scioi!Jono ~li alcaloidi e le fos;?lie si trasformano in ma!Jma nerastro, il cui liquido. separato dalle parti solide mediante torchia- tura. viene ancora processato con acido solforico. che trasforma ~li alcaloidi in una serie di sali . tra cui il solfato di cocaina. Si versa altro cherosene e si a!J!JiUO!Jono alca- li per neutralizzare s;?li effetti dell 'acido. A questo punto rimane una specie di poltis;?lia biancastra. chiamata «pasta base11, contenente tutti ~li alcaloidi della coca e varie impurità delle sostanze di lavorazione. E altamente tossica, ma viene u~ualmente consumata: è il fami!Jerato bazuco, la ((dro~a dei poverh1, smerciata e COCA COlA Ha oltre 150 anni : fu inventata nel 1856 dal farmacista John Pemberton ad Atlanta (Usa). Fallito il tentativo di depo- sitare il brevetto del French Wine of Coca, imitazione del «vino Mariani», cambiò ricetta: sostituì il vino con estratto di noce di cola, pianta ad azione leggermente stimolante, e registrò il «notevole agente terapeutico e rimedio sovrano» col nome di Coca Cola. Per motivi di salute e finanziari, dovette vendere il marchio di fabbrica al farmacista Candler che, nel1892, fondò la Coca Cola Company. In seguito alla legge proibizioniste, la composizione della bevanda dovette essere modificata: la foglia di coca fu sotto- posta a un processo di decocainizzazione prima di essere utilizzata per la produzione della «misteriosa bibita». l suoi ingredienti sono tuttora segreti; ma negli ultimi decenni le imitazioni si sono moltiplicate in tutto il mondo. 48 «NON DI SOLA COCA» Missioni Consolata- Ottobre '96 co nsumata dai disperati nei paesi produttori di coca. Assunto per via nasale. ma per lo più mescolato a tabac- co e fumato sotto forma di si!Jaretta e in piccole pipe. il bazuco produce danni fisici e psicolo!Jici irreversibili: dipendenza. disadattamento, distruzione di mucose. sto- maco. fe!Jato e polmoni. La pasta base, è solo la prima tappa. Essa viene sotto- posta a un complicato processo di dissoluzioni (acido cloridrico). trattamenti con altri rea!Jenti chimici (per- man!Janato di potassio. carbonato di sodio. etere) e fil- tras;?s;?i per eliminare le sostanze indesiderate. finché si ottiene il cloridrato di cocaina: una sostanza cristallina e trasparente. inodore e dal sapore le!J!Jermente amaro. che contiene cocaina pura in misura del 90%circa. Sul mercato illes;?ale il cloridrato di cocaina raramente si trova allo stato puro; in ~enere viene mescolato a sostanze adulteranti, dette (( ta~li». Alcune di queste pro- ducono effetti simili alla cocaina (anfetamine). altre ser- vono solo ad aumentare il volume della merce (mannite, bicarbonato di sodio. talco). È la cosiddetta polvere di cocaina. cocaina di strada o semplicemente cocaina. I modi di assunzione sono vari: !Jeneralmente viene finemente polverizzata e aspirata attraverso il naso; l'assorbimento avviene attraverso la mucosa nasale . Effetti più rapidi. intensi e pericolosi si hanno con la som- ministrazione per via endovenosa. In dosi moderate, la cocaina provoca euforia. riduzio- ne del sonno e appetito. senso di potenza. aumento della lucidità mentale e forza muscolare. Le dosi successive provocano assuefazione, dipendenza e cocainomania. alterazione prO!Jressiva e profonda delle funzioni or~ani che, con de!Jenerazione di sensibilità morale e psichica, allucinazioni, paranoia, incapacità d'intendere e volere, aumento di temperatura corporea e frequenza respirato- ria, tachicardia. an~oscia. as;?~ressività , fino a ~iun~ere alla morte per infarto, arresto respiratorio, emorra~ia cerebrale. Il consumo prolun!Jato può determinare intos- sicazione cronica. con danni all'or!Janismo (fes;?ato. reni. polmoni, intestino. mucosa nasale). Tra la pasta base e la polvere di cocaina si inserisce la cosiddetta free-base (base libera), più purificata della prima e meno costosa della seconda, preparata in vari modi con sostanze pericolose. La sua tossicità è ma!J~io re della cocaina di strada. anche per il modo di assunzio- ne: viene fumata in pipe speciali. con effetti di piacere più rapidi , intensi e breve durata; ne conse~uono irre- quietezza e irresistibile desiderio di ripetere l'assunzione. O!J!Ji la free-base è praticamente soppiantata dal crack, più semplice da preparare e meno costoso. Viene ricavato direttamente dalla pasta base o dalla cocaina in polvere , attraverso una reazione con bicarbonato di sodio e cottura in acqua: si otten~ono cristalli (rocks) fumati in pipe speciali . Il crepitio emesso durante la com- bustione ha dato il nome alla sostanza. Effetti e tossicità sono più !Jravi di quelli della cocaina in polvere: all 'inten- sa euforia subentra_presto una forte irrequietezza e biso- ~no di altre dosi. E una dro~a !Jeneralmente colle!Jata alla violenza. In effetti essa stimola l'a!J!Jressività; ma ~li sbocchi violenti dipendono anche dalle condizioni socia- li di chi la consuma e la commercia. Giuseppe Bono
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