Missioni Consolata - Gennaio 1962

boratori e figli, e poi alla loro infaticata atth' ità aposto· lica associata e infine alla amorosa solidarietà delle collette. Così Romani 15. Questi tre capisaldi concreti (nell'ordine di premi- nenza e necessità: preghiera liturgica cioè comunitaria, attività apostolica associata e personale, con tributo so- ciale), come ci istruiscono gli antichi documenti, sono stati precisamente nei secoli la base indispensabile del- l'azione missionaria. S. Ignazio Martire. la Didachè , S. Agostino, Palladio e S. Patrizio nelle Isole inglesi, S. Bonifacio Martire tra i German i, S. Ci rillo e Metodio tra gli Slavi, Allsgario nei E'aesi Nordici, i gruppi di missionari tra gli Ungari, S. Francesco in Africa, gli innumerevoli missionari dall'antichità in poi nelI· India. t ra i Musulmani, nell'Estremo Oriente. nel Nuovo Mon- do. Da tutti q uesti sappiamo che gli apostoli si sono mossi - come si muovono e si muoveranno - sul presupposto che la comun ità strutturata dei fedeli p re- gava inin terrottamente, coll aborava e contr ibuiva· ai fin i comuni dell'azione missionaria, la d ilatazione del regno e della gloria di Dio. Ma nei secoli il coloniali smo europeo, invadente e paternalistico, quas i aveva avocato a sè di diritto le missioni, talvolta aiutandole disinteressatamente, più spesso «p roteggendole », espressione sotto cui si na- scondeva una realtà d i scopi non reconditi: lo sfrutta- mento per la conquista e la penetrazione. Dopo la Rivo- luzione Francese (1789-'93) i governi del decrepito regime feudale impegnati a sopravvin:re con tutti i mezzi, abbandonano le missioni al loro destino. Prov- videnzialmente. Pauline-Marie Jaricot nasce proprio allora: il 22 luglio 1799 a Lione, da una famiglia di industr iali d ella seta. La sua gioventù sarà buona ; però, come confessa ell a st{;ssa, normalmente spensierata e mondana. Ma anche per lei giunge rora X: prima dei venti anni. una malattia, che la porta sull 'orlo della tomba, le offre l'occasione propizia per meditare su di sè, su l suo de· .sti no, sul destino degli altr i. Fa un bilancio spirituale che è negativo e con l'aiuto di Dio la crisi è superata. Ha deciso. La Provvidenza pure ha deciso: la cooperazione missionaria di tipo moderno, cioè con un programma deciso, uomini preparat i in anticipo, una organizzazio- ne razionale e fondi stanziat i, vuole che nasca dal cuore di una fragile donna, sola e non spalleggiata da altre forz e. E insieme la Provvidenza vuole che dalla femminile fragilità nascano altre opere sp ir ituali e so- ciali d'avanguardia. Paolina cosi si dirige alle operaie giovani e le orga- nizza in t ipici reparti e sottoreparti d'azione, ch iedendo loro in p ro delle missioni una sola cosa facile e sem- plice, la car ità di una preghiera assidua e poi un pic- colo risparmio q uotid iano. Il popolo è sempre illimi- tatamente generoso nella sua povertà: la rh'P0s ta è nient'altro che un successo entusiastico. 11 28 maggio 1822 è una data memorabile per la Chiesa e per la civiltà insieme: Paolina ha neanche 23 anni e a Lion e sorge l'Opera di S. Francesco Saverio più conosciuta come Opera della Propagazione della Fede. l stanta- lO - ,nlss lonl consolata neamente l'Op era folgora per il mondo. Nel 1823, certo della sua provvidenziali tà, Pio VII la privilegia d i lar- ghe indulgenze, ment re il Card . De Croi" la presenta a tutti i vesco\' i della cristianità, con un genera le fa- vore senza riserve. Nel 1824 da Chambéry l'Opera entra nel Piemonte ave il re, la corte, la nobiltà, la bor- ghesia, il popolo insieme al clero le decretano imme- diato trionfo; nel 1833 in Svizzera. Nel 183'" il Card. Mastai Ferretti (il futuro grande Pio IX) la introduce nell a sua dioces i di Imola e negli Stati Pontinci , nello stesso anno l'Opera si diffonde nelle Due Sicilie, nel 1838 in T oscana ed Emilia, nel 1839 in Baviera, nel 1840 in Spagna, Irlanda ed Inghilterra, nel 1845 in tu tta la Francia e nel Belgio, nel 1848 a Milano, nel 1880 in America e nel res to d el mondo. I Papi hanno seguito, incoraggiato e promosso l'Opera nno al 1922, quando nel suo l " Centenario, e 3 Centenario della S. Cong regazione di Propaganda Fide( col motti proprio « RommlOTIlm PontificulII » Pio XI la proclamò Pontificia, la impostò su basi rinnovate. a.gili, efficaci, adeguate e, come disse nel testo, gli diede la ci ttadi nanza romana cioè universa le, con sed e p resso la ·stessa Propaganda. A Paolina-Mar ia l'Opera ancora non basta : col cuore inesausto d'arilore, concepisce e realizza un'altra opera che precede di oltre cento anni altre iniziative consimili. II Rosario t;ivente tra le giovan i operaie è un impegno totale di sè nella vita associata di preghie- ra. che precede, accompagna, segue in modo indisso- lubile ogni al tra azione umana: è un prelu dio splen- dent e alla nuova spiritualità ormai tutta orientata in senso comunitario liturgico e biblico, dove la preghiera ha come nne supremo la gloria d el Padre attraverso la med iazione necessaria del Figlio nell a presenza santi- ncante dello Spirito. E. ancora, la signorina Jaricot non aveva ferma to la sua azione solo sull a preghiera e sulla cooperazione missionaria: dei tre capisaldi dell 'azione apostolica do- veva impostare anche l'ultimo, quello sociale. Quando pensiamo al fermen to delle opere sociali in Fra ncia sull ' inizio del sec. XIX, la nostra mente corre affascina ta al grande e più famoso Federico Ozanam, vero genio e vero santo, da cui per gran parte muove !'impulso al rinnovamento d el pensiero e dell'azione sociale moderni. Ma la vera iniziatrice e precorritrice p ques ta pi ccola Paolina-Maria. Fissa con \'ide-a al bene comune - che nella pra- l' ica della Ch iesa, dagli ant ichi diaconi dei poveri in poi. è sempre stato il bene delle anime e non meno quello del corpo, come invece pare che molti t endano a dimenticare - e visto che gli operai erano t enuti in condizioni di sfruttamento sch iavistico, per prima Pao- lina·Maria pensa alla salvezza dei lavoratori sul piano .~ociale: cioè alla loro libertà nella collaborazione pro- dutt iva. Insomma alle libere cooperative. dirette da persone d i cuore e d'intelletto, che ridiano a chi lavora il senso della c ristiana dignità e fattività entro un or- dine comunitario. Sorge cosi rOpera per 1'(jssistenUJ sociale operaia-cristiana. Paolina-Mari a acquista un 'i n- tera fabbrica e l'opera imponente inizia, tra lo scherno

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