Missioni Consolata - Dicembre 1905

.. r 190 llt eot'}SO{a ta MIGLIAIA DI ABBONATI ci ottenne nel 1900 la santa generositd di una pia persona, col darci modo di regalare una bella/otograjla detta Consolata a chiunque procurava un nuovo abbonato al nostro periodico. Ora tr;z stessa persona, che con tal mezzo aveva già beneftcato il santuario, vuote generosàmente ripetere la cosa a /avore dette nostre missioni, atte quali sz· z'nteressa vivamente. Pertanto, a partire da oggi, chiunque· ci procurerà un nuovo abbonato, riceverà /ranca di porto una mag.n.i.:fioa. :fot:ooro mia. (nuovo processo di /otograjla colorata) tratta dalla vera j'otografla della Consolata, della misura dz' 0,26 X 0,19, adatta cioè a /arne un grazioso quad-ro da camera. PEIREGALI DI NATALE e del capo d'anno raccomandiamo di leggere gli annunzi che si trovano t~n copertina. Grazie recenti riferite alla sacrestia del santnario Il mattino del 15 aprile del corrente 1905, il tramviere Leone Michele, in servizio sulla linea che mette alla villa della Regina, giunto dove finisce la corsa del tram sullo stradale di detta Villa, discese dal suo carrozzone per girare l'asta di trasmissione della forza elettrica, quando sopraggiunse con' fulminea ·rapidità un automobile. Al Leone, colto all'imprevvista, assorto .nella sua occupazione, mancò la prestezza necessaria a scànsarsi, nei pochi secondi scorsi tra l'apparizione del poderoso veicolo ed il suo giungere al punto ov'egli si trovava. Fu quindi rovesciato, gettato a terra all'indietro e l'automobile, trascorrendo colla velocità del lampo ed il frastuono d'un uragal!o, parve stritolare il povero tramviere che aveva travolto sotto le sue ruote...;. g Ma passato il turbine, esso invece fu visto giacere sulla via, tramortito per lo spavento, con gravi escoriazioni qua e là per le membra, mà. relativamente incolume, perchè salvo da quella morte che era parsa inevitabile. E sebbene per un mese il Leone dovesse poi sentire le cattive conseguenze dell'àccidente, egli, dal primo istante in cui tornò in sè fino ad oggi, non lasciò di reputare grazia grande della Consolata l'esserne uscito vivo e senza riportarne afmeno lesioni tali, da impedirgli la ripresa del servizio e ~a renderlo disgraziato per tutta la vita. Egli infatti, è divotissimo della Consolata ed è uno dei più z~lanti nel curare il decoro della funzione annuale, che i bravi tramvieri celebrano in ringraziamento alla Vergine SS. .per averli preservati ~alla gravissima inf fluenza del 1900. Nel corrente anno, trovandosi ammalato a,ppunto nel tempo in cui ·si celebrò la pia funzione, il Leone si dette premura di trasmettere ai collettori la sua quota, colla sp!iciale intenzione di ringraziare la. Consolata, oltre che del favore generale e passato, della protezione~ visibilissima avuta nel caso Ruo particolare e recente. Ed a guarigione ottenuta, portò altresì al santuario un bel quadro votivo, (vedi incis. a pag. 191) a perenne memoria del fatto è della conseguente sua gratitudine. ~alazioni compendiah di grazia recenti DELLE QUALI fU CHIESTA LA PUBBLICAZIONE Gozzano (Novara). «Compio una promessa ed un dovere. Una delle nostre orfane, MARIA DI VILLADOSSOLA, colpita da gravissima malattia per ben tre mesi lottò tra la vita e la morte. La votai alla Madonna della Consolata, e la cara fanciulla guarì pe'rfettamente. Mando una piccola offerta. « Suor Agostina Savio Superiora». Ocl-imiano Monferrato.-« Un mio nipotino e figlioccio, vispo angioletto di 2 anni, per alti.~sime febbri tifoidee e convulsioni versava in istato disperato: le.ultime notizie che io ne aveva ricevute dicevano che difficilmente avrebbe passata la notte. Desolata, io promisi a Maria Consolatrice che, sll salvava il caro bimbo lo avrei fatto vestire col votivo abito azzurro. La mia preghiera fu esaudita; ma

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