Missioni Consolata - Dicembre 1905

l~ eo.,solata COSPICUA OffERTA ALLE NOSTRE MISSIONI N all'elenco delle offerte per le nostre Missioni unito al pre_sente numero, i nostri lettori rileveranno quella cospicua di L. 2000, fatta dalla benemérita Associazione Nazionale, che ha per iscopo di soccorrere i missionari cattolici italiani, quelli in ispecie stabiliti in Oriente ed in Africa. L'illustre professore cav. Schiaparelli nel trasmettérci qu(lst'offerta si compiaceva altresì di comunicarci che la Presidenza dell'Associazione, plaudendo ai mirabili progressi delle Mis- . sioni della Consolata, avrebbe desiderato di aiutarle con una somma maggiore, se la ri- 'partizione dei sussidi, già fatta per il corrente anno, avesse ancora lasciato maggiori mezzi a sua disposizione. Il modo viene quindi ad aggiungere valore al do~o, ed un nuovo motivo alla gratitudine, di cui sentiamo il dovere di dare qui pubblico attestato alla Associazione Nazionale, che tante benemerenze ha già acquistate nel campo della religione e della .civiltà, concorrendo potentemente a tener alto all'estero il nome dell'Italia ed a circondarlo di un' aureola di rispettosa simpatia. ed il nuovo suo altare NEL SANTUARIO DELLA CoNSOLATA Nei grandiosi lavori eseguiti nel santuario, pur tra i molti ardui e complessi problemi tecnici che si ebbero a risolvere, mai si perdette di vista quello clìe arasi posto quale uno dei caposaldi dei progetti di ampliamento e di ristauro, cioè: non solo il più scrupoloso risp~tto alle memorie storiche, ma altresì ogni possibile migliorìa ai monumenti destinati a tramandarli ai posteri. Tra questi monumenti avevano un'importanza capitale gli altari, le parti più nobili di un tempio, quelle anzi che del tempio sono l la ragione di essere. A suo tempo già abbiamo parlato dei due altari - i primi eseguitisi - delle nuove cappelle poste immediatamente a destra ed a sinistra del presbi~rio, i quali fissano entrambi memorie storiche importantissime. L'uno ricorda la tenera divozione che verso la Consolata professarono. il dolce S. Francesco di Sales e l'invitto S. Carlo Borromeo, ed i loro pellegrinaggi a Torino per visitare la taumaturga · effigie; l'altro sta a testimoniare come il. largo suffragio ai defunti sia uno dei pii uffici che, per mano della divina Consolatrice, da lunghi S!lcoli si compie nel san- , tuario, e che ebbe recentemente un forte impulso nella nuova Compagnia della Couf>olata, stabilita anche per suffragare i defunti. In questi giorni vennero portati a compimento gli altari delle cappelle, alle quali si accede direttamente dalla chiesa di S. An• drea: in quella di destr~ il ricco ed artistico. altare dedicato ai Ss. Bernardo ed Alfonso de' Ligu~ri, di cui diciamo in altra parte del periodico; in quella di sinistra un altro, sontuoso e magnifico, ad onore di S. Valerico abate benedittino. Soffermiamoci brevemente davanti a questo ultimo altare, di cui si farà fra pochi giorni la solenne consacrazione. * * * Niuno fra i buoni torinesi ignora che la . divozione a S. Valerico è una delle più antich'e praticate nel santuario della Cohsolata; tuttavia non crediamo inutile o tedioso per alcuno il ricordarne brevemente la storia. Il corpo di questo santo - come narra la Cronaca della Novalesa - era stato donato da Carlomagno all'abate Frodoino e, quale una parte preziosa del loro tesoro, fu trasportato a Torino dai religiosi di quella insigne abbadia, allorchè essi furono costretti à cercar~ nella nostra città un rifugio contro l'invasione e le sacrileghe devastazioni dei saraceni. Deposta dapprima e venerata nella chiesa dei Ss. Clemente ed Andrea annessa al piccolo convento situato presso il castello di Porta Segusina, la sacra spoglia fu p~i

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=