Missioni Consolata - Dicembre 1905

186 Jll eof}SO{ata giorato da non poterglisi più oltre differire il sacramento. Rim~si abbastanza turbato da questa dolorosa constatazione. Negli scorsi giorni costui, pure ascoltanao attento le istru- ' zioni mie e delle suore, eravi sempre rimasto indifferente, nè mai aveva - 'come fanno quasi tutti - dimostrato il menomo desiderio di ricevere il battesimo. E se oraall'estremo - avesse continuato così? . « Invocato col cuore fervidamente l'àiuto di Maria SS., mi diedi a curarlo il più amorevolmente possibile. Il malato che m'aveva accolto cordialmente, si lagnava soltanto ch'io l'avessi lasciato un giorno senza visitarlo. - Se tu vieni tutti i giorni, andavami dioendo, ' io posso ancora guarire, ma se mi abbandoni agli Akikùiu che non sanno curarmi.... - Ma, · mio caro, tu sei troppo lontano perchè io possa venire tutti i giorni: ho altri malati, altre cose a cui devo· attendere.' Oggi pure venni·a te con grande sacrificio, perchè siamo molto amici. - Sì, lo so che mi vuoi bene: mi guarirai?..;.. - Mah! la tua malattia è seria, ed io ' non conosco più che una.gran medicina per te... - L'hai portata teco? dam·' ' mela presto: soffro tanto, sai!- La medicina sarebbe il battesimo, di cui ti ho tanto detto... « Il malato si raccolse un istante, come in prGfonda meditazione; poi si rivolse al catechista: - Tu che sei sempre col patri, ed hai già imparato tante cose, dimmi: il battesimo fa morire?- Oh, perchè mffai questa ·domanda? - Ma non dicono il patri e le muari che chi riceve il battesimo v.a con Dio? « Non potèi a meno di sorridere, sebbene il mio cuore fosse triste per doppia pietà. Non ·volli però interloquire pel momento. . Il oatechista, pronto all'ufficio suo, ri~;>pose con un argomento perentorio: - Il pat1·i, le suore, disse ridendo, hanno tutti rice-· vuto il battesimo da moltissimo tempo; sono forse morti? - Oh, no di certo. - Anzi, come ;vedi, il Signore li ha prosperati; li ha fatti ' ricc4i e sapienti, perchè a lui piacciono molto coloro che ricevono il battesimo; li tiene come suoi figli e li difende dal ngoma ~ (spirito del male), il quale ha grande paura del battesimo... Se tu ti fai battezzare ti- . ·~ o rera1 sopra di te la benedizione di Dio e l'ngoma fuggirà lontano da te... «- Oh, quand'è cosi - disse tutto con· tènto il paziente, volgendosi a me -quand'è così, dammi presto l'acqua di Dio. - Sì, caro, te' la darò; ma prima bisogna che tu 1 sappia e creda quanto il Signore .stesso ci ha insegnato.-Sai quanti Dio ci sono? - Non mi dicèsti tu, esservene uno solo? - Bene: e credi che in questo J?io ci sono tre persone? - Sì, lo credo perchè tu lo dici, e affermi che l'ha detto Iddio. - Sicuro che l'ha detto Iddio. - Ed alle altre mie domande rispondeva1:- Sì, sì me le avevate già dette queste cose, ora le ricordo, ma non le avevo più presenti, perchè soffro tanto, tanto... :- Si commosse vivamente al ricordargli la morte di Gesù in croce per s~lvare tutti gli uomini, bianchi e neri. Infine gli , chiesi: - _- Vuoi tu pregare il Signore con me? - Sì, lo prego volentieri il tuo Dio, perchè è buono... «Recitato insieme a voce lenta e distinta il Pater, il Credo e l'Atto di contrizione, battezzai l'inférmo imponendogli il ,nome d'un venerato nostro benefattore, il sacerdote Gio- . vanni Casale. Finita la breve, ·ma commovente ceri-- monia, il nuovo cristiano strinse la mano a me ed al catechista con tale espressione di riconoscenza che mi colpì profondamente. Fu questo uno dei battesimi che più mi ha rallegrato: ci vidi proprio la mano della cara nostra mamma la Consolata, la quale mi fece arrivare dal mio malato al punto giusto, e seppe renderlo così docile e pronto ad appro- ·fittaredel momento di grazia. Salve caro mese di giugno! ». P. RonoLFO BERTAGNA. I battesimi fin qui ·riferiti non sono che quelli dati in ·due mesi nella missione di Limùru, che è la meno popolata di tutte le nostre missioni. In queste i battesimi sono assai più numerosi, e sempre vi si impop.e il nome di qualche benefattore o di una persona cara, viva o. defunta, dal medesimo indicata.

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