Missioni Consolata - Novembre 1905

Ì64 ·( 1l1 e o t'} s o la t a l'antico timore degli indigeni che li teneva lontani; si apprestano ad invaderla fondan-. dovi parecchie missioni; il governo inglese, prevedendo che da un giorno all'altro l'emigrazione europea tenterà la via di quei paesi così ricchi di speranze-agricole, va stabilendo delle riserVe per gli indigeni, .fi'a mezzo le quali divenne necessario che i nostri missionarii acq11istassero i p.ecessari terreni per le presenti e f~ture loro missioni. Questi acquisti abbracciano un totale di venticinque stazioni, che secondo l'antico progetto dovrebbero formare come un reticolato che coprirà l'intera provincia, riserbando fra Ciascuna di esse la di· stanza di circa una giornata di marcia. Questi intermezzi poi verrebbero co-mpletati con numerosi posti catechistici, colleganti le varie ,stazioni, come da noi le cappelÌanie sparse per la campagna collegano le parrocchie 'troppo distanti. Dà.l complesso di questi fatti risultava chiaramente la necessità e }"urgenza di Jln nuovo e più vigoroso sviluppo di quelle missioni, e siccome questo non era possibile continuando a dipendere da altri, con regole e sistemi diversi dai nostri, con superiori francesi invece che piemontesi, si impose per il bene del paese da evangelizzare di domandare alla Congregazione di Propaganda che venisse regolarizzata la npstra situazione, senza tener conto della brevità ecceziopale del tempo di prova. Il nostro venerato Ca-rdinale Arcivescovo accompagnava il ricorso con una lettera incisiva, dettatagli dall'affetto grande che ha per il nostro Istituto e dallo zelo della salute delle anime « .. .'.. Poichè salus arìimarum « suprema lex, il sottoscritto con umile ri- « verenza e cçm calda istanza commenda e « vivamente raccomanda la presente supplica, «appunto. perchè nelle presenti circostanze « non abbia a patir detriJDento la causa delle « anime nella infelice Africa. E conoscendo « ancora il'sòttoscritto il buon spirito da cui « sono animati i missionarii della Consolata, « posta ogni fiducia 'nella protezione di cosl «'Augusta Patrona,-il medesimo osa sperare « frutti molti e preziosi per la maggior gloria « di Dio, e per conforto del nostro Santo « Padre e della Chiesa Cattolica..... ». Il m~moriale indirizzato alla S. Congre· gazione di Propaganda conteneva: un esatto rapporto sui principali avvenimenti che se· gnarono la fondazione dell'Istituto, sulle partenze dei missionarii e il loro operato in quei paesi; indicava lo sviluppo che ·iutendevasi dare a q;ueÙe missioni, e quali speranze o:ffris~ sero 'esse per l'avvenire, ed eziandio quanti} interessamento l'opera ·delle missioni avesse 1 suscitato fra le generose popolazioni del Piemonte. Si conchiudev~ col domandare che ai missionarii della Consolata fosse affidato quel paese, le cui popolazioni già. erano per opera. di essi .così ben avviate verso la religione e la civiltà. Il ricorso, portato a Roma nell'aprile del corrente anno dal .Direttore del periodico, fu accolto così benevolmente, da far nascere le più liete speranze che sarebh& presto esaudito. Com'è naturale, in un affare di tanta importanza le cose dovevano svolgersi ponderatamente, con quella prudenza con cui a Roma si suole procedere negli ;affari ecclesiastici. Il Vicario Apostolico di Zanzibar fu interpellato per concertare le modalità occorrenti, e la distanza dei luoghi non avendo permesso che la sua risposta giungesse a Roma prima del finire d'agosto, ·la seduta generale di Propaganda al riguardo fu stabilita per la prima metà di settembre·. Nei giorni che la precedettero lo stesso Mons. Le Roy, Superiore generale della Congregazione dello Spirito Santo, si portava da Parigi a Roma per trattare la questione nei punti che riguar- 'davano gl'interessi della sua Congregazione, · ed' H canonico Allamano .vi si recava pure col Padre Perlo venuto appositàmente dall'Africa. Fu assai .con~olante il vedere quanto l'opera nostra già fosse conosciuta .a Roma, anche nei minimi particolari; con quale interessamento ne fosse.stato seguito il successivo sviluppo, e come il periodico della Consolata, che tratta delle missioni, fosse letto e favorevol,mente commentato. Le accoglienze fatte al canonico Allamano ed. al P. Perlo dall'Em.mo Cardinale Gotti, Prefetto della

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=