Missioni Consolata - Settembre/Ottobre 1905

' l 152 ~ èOflSO(ata presso i compatrioti. Ogni ora di tali lavori a profitto della missione, come pure le ore in cui catechizzano già · nei villaggi, sono conteggiate e retribuite, il che permette loro di potersi acquistare la divisa: una coperta sulle spalle - in tutto - e metter qualche cosa da parte per l'avvenire. Molti di questi neri collegiali fanno in pochi mesi tali rapidi progressi da metter negli impicci gli stessi docenti, in riguardo alle materie da insegnar loro. Se ne .ebbe qualcuno capace di imparare e comprendere l'intero catechismo grande in un solo mese. Questi furono ora elevati alla professione di maestri dei loro ~tessi colleghi: è perciò loro incarico di insegnare a leggere e scrivere le prime operazioni d'aritmetica, qualche elemento-di geografia. Quando le prime volte si faceva scupla di quest'ultima essi restav:ano molto sorpresi che oltre gli Akikùiu e qualche dozzina d'europei - quanti pensavano noi fossimo in tutta questa vecchia parte del mondo- ci siano ancor altri uomini. . Che la terra giri è un mistero che si rassegnano a credere senza capirlo. Invece i fatti di storia sacr8i son quelli che portano via il pezzo, ed essi ~on W dimenticano di certo; anzi, ripetendoli, li infrangiano con frasi graziose ed ingenùe. Parecchie stazioni di missione già cominciano a godere i frutti del collegio. Gruppi di ~atechisti - tutti giovani dai is ai 25 anni - abbastanza forinati, sono già in funzione, ed i progressi notevoli delle serie di villaggi destinati a l<?ro campo di lavoro ben provano quanto più rapida sarà la diffusione del Vangelo il giorno in cui una fitta rete di stazioni catechistiche, tra loro collegate, e dipendenti dalle varie missioni, coprirà l'intera provincia del Kénya. La redenzione dei neri a mezzo dei neri fu già l'ideale del nostro Massaia; ma perchè sia un'ideale veramente pratico è necessario che- per usare una,.frase di,moda-i neri rappresentino il braccio, ed il missionario europeo •sia la mente che lo dirige. Ecco lo scopo pratico del collegio: il fine dell' istituzione dei catechisti. Il catechismo Occm-re incominciare da Adamo ed Eva - Ricm·dati di santificare le f•ste - Inve•·sione dei termini e 'la !domenica in missione - Gli Alcilcùiu si muovono- Paese felice - Al Kilcùiu 11011 manca che l'esse>· cristiano. Sotto l'impulso concorde delle sette stazioni di missione, coadiuvate indirettamente l dalle ausiliarie, e grazie alla valida cooperazione dei primi qatechisti, l'istruzione nella nostra santa religione va rapidamente diffonf dandosi fra la popolazione. Questo lavoro complesso ed ininterrotto sulle masse non può a meno d'incominciare a far sentire i suoi effetti. Come abbiam detto, lo scopo immediato l che i nostri missionarii si prefissero fin dai primi giorni del loro arrivo colà, consistette nello stringer buone relazioni con quf,li popoli per predisporli ad ascoltare il catechismo, e frattanto abilitare se stessi ad insegnarlo. Il raggiungiménto di questo scopo si può considerare come il primo periodo nella storia delle nostre missioni. Il secondo periodo scorse compietamente nell'insegnamento del catechismo, ma invece l . di operare, come già dicemmo, su pochi individui scelti qua e là, essi trovarono esser meglio concentrare tutti i loro sforzi sull'intera massa della popolazione. Anche per questo periodo un fine immediato fu pre- .fisso, e consistette nell'istruire la popolazione in modo di prepararli tutti a ricevere il battesimo in punto di morte; cioè, di portare l'int'ero paese a quel grado d'istruzione religiosa per cui divenissero capaci e di desiderare il battesimo e di validamente riceverio. Ciò si ottenne facendo loro cono~cere tutte le verità che, come dicono i teologi, sono di necessità di mezzo, e, possibilmente, anche quelle che lo sono di precetto. Quanti sforzi abbiano costato questi primi insegnamenti, i nostri lettori già lo sanno, almeno in parte. Per ogni verità religiosa o morale, tutta un'intera base era da costrurre su cui poggiarla, mancando qtiei selvaggi anche dei prim( rudimenti di religione naturale. . . I missionarii dovettero compiere nell'ordine morale quanto prima avevan dovuto

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