142 J11 eortsolata missionarii della Consolata, il Kikùiu sarebbe ·senza dubbio caduto nelle braccia dell'eresia. l lavori materiali Quante cose s'intende con la parola: missionario - Trasformazioni darwinistiche: l'albero e la sedia, il taflliapietre e il medico - Enciclopedia di mestieri e d' occupa.zioni. L'insegnamento della parola di Dio non fu la sola opera cui dovettero attendere i nostri. Prima d'arrivarvi, e mentre contemporaneame.nte si dovevano affrontare tutte le altre difficoltà sopraccennate, una somma enorme d( lavoro, materiale, cioè la fondazione quasi contemporanea di parecchie stazioni, aveva formato come la preparazione alla loro vita - africana. Ora, a cose fatte, ed a noi che abitiamo in paesi civili; è neppur calcolabile quanto quei lavori abbiano costato di fatica e di ininterrotte occupazioni. Non bisogna dimenticare che i missionarii, non soltanto eran giunti in un paese affatto nìuovo, ove nulla - assoluta:::nente nulla - esisteva di abitazioni, negozi, magazzini per provviste, 1artefici, strumenti o simili, ma questo paese era ·inoltre perfettamente isolato dal mondo civile. Invece delle vie di comunicazione si frapponevano barriere di montagne, di sterminati deserti: da ciò difficoltà inmimerevoli per portare colà almeno le cose più necessarie e che era impossibile costrurre ~Il luogo. Quanto invece si poteva provvedare su luogo, tutto dovettero fars1 \ nostri colle loro mani, ricercando in natura ciò che, suscettibile di trasformazione, avrebbe coriisposto ai bisogni d'abitazione, mobiglio, viveri, vestito. Perciò i letti ed i tavoli ebbero la loro origine immediata dagli alberi della foresta; per le case si migliorò dapprima il sistema indigeno, costruendole in paglia e terra; indi, trovate le .cave di pietra adatta, i nostri si trasformarono in tagliapietre, ingegneri, muratori. Pel vitto poi dovevano essere alternativamente cacciatori, agricoltori, ortolani, fornai e cuochi, riservando .per il dopo pranzo la cura·di rammendare gli abiti sgualzappa od il martello e s'impugnava il bistori. Le visite ai villaggi non dovevano esser interrotte, perciò, fra le ricerche degli alberi e un'ispezione aì lavoratori alle cave delle pietre, s'intramezzava unlj. visita ad un capo, alternata con qualche lezione di catechismo, o col battesimo ad un bambino morente; oppure si ricevevan visite, si sedeva a giudizio, era fatto l'arruolamento degli operai o venivan liquidati i loro conti. Come si vede, un incessante 'succedersi di lavori occupava tutta la giornata del missionario. Aggiungiamo che ogni giorno portava ancor seco la sua novità. Oggi occorreva far ricerche per aprire nuove vie di collegamento -con le varie stazioni, abbastanza lontane fra loro; domani bisognava còstrurre le strade trovate e fornirle dei necessarii ponti; e, infine, per non rimaner privi di molti generi indispensabili alla vita - e sopratutto ~ella materia del s. sacrificio - si dovevano organizzare, almeno un mese in precedenza, le necessarie carovane; che sono il solo mezzo di trasporto in quei paesi. Anche. le occupazioni scientifiche trovaron modo di entrare nella giornata dei nostri. Gli studi topografici sul p,aese - necessitati dal servizio delle carovane - furono poi concretati in, una carta del Kikùiu, che ri· produciamo in copertina, e che è ancora oggi giorno la migliore esistente. Le osser- . vazioni meteorologiche raccolte in varie stazioni - per i bisogni delJ::!l,gricoltura - erano trasmesse, dietro richiesta, al governo inglese che le pubblicava. Insomma in ognuno dei tre regni della natura, per così dire, si sv?lse l'attività del missionario. Parecchi terreni e minerali furono esaminati e qualcuno anche inviato in Italia per l'analisi. Si introdussero quasi tutte le piante fruttifere dei nostri paesi, compresi la vite, l'ulivo ed il gelso; anzi, quando da quest'ultimo si raccolse la prima fogl\a, furono provati i filugelli con ottimo risultato. P~jtrecchi dei nostri animali domestici, sconosciuti agli ,citi, rattoppare le scarpe o fare un po' di -bucato. Intanto gli ammalati indigeni accorrevano ·alla missione: allora si deponeva la l Akikuiu furono imt'ortati, fra cui il pollame e i porci; e la pecora indigena incrociata con 1quella Massai per averne prodotti migliori.
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