Missioni Consolata - Settembre/Ottobre 1905

,. ]11 eo.,solata 137 questo li sorprende e li porta a riflettere... ed a tirarne a poco a poco le giuste conclttsioni. Anche le. visite ai villaggi furon dapprima accolte con diffidenza. « Che cosa vengono a fare da noi? - È possibile che .sia soltanto per esser. nostri amici? - Quale . interesse hanno ad 'essere nostri amici? ». Anzi qualcuno andava più avanti e formulava egli stessò netta- .mente le rispo· ste: . atteso per una festa. E gl~ stessi indigeni ora si impermaliscono se, nel fare la solita tournée1 la visita alloro villaggio viene omessa: accorrono tosto alla missione a lagnarsi, dicendo che alla fin dei conti essi sono come gli altri, e la parola di Dio la des'iderano come · gli altri. . L'opera che gli indigeni prestano per là. costruzione delle case, per la coltura dei camp!, ed il servizio di . carovana son o sempre equamente retribuiti secondo le tariffe locali, e siccomeè quasisol- _tanto dai missionarii che possono racimolare -lavorandole rupìe per il pagamento della tassa governativa, l'ammetterli al lavoro è un fa v ore l che loro si .fa. «Vengono a numerare le no· stre capanne e farci pagarle rupìe. - Cercano di rubarci i nostri fanciulli »; e difatti molti li nascondevano nel folto dei cespugli; le ragazze si dfugiavano in fondo alle capanne e gli anziani ed i capi dei villaggi si affrettavano ad invitare i misFanciullà qnindicenne ·di Niere e suo fratellino (da (otog1·. del teol. Perlo) D'altra parte essendo nello stesso tempo una necessità sionarii . a parll lungo bastone e le conchiglie attorno la testa sono la divisa usata nel primo~ mese dopo la circoncisione. pei missionarii l'avere dei lavoratori, .ne viene che·senza alcun aggravio vi ha il mezzo di amicarsi tanti neri, i quali convivendo qualche tempo con essi, ritorneranno alle loro case colle molte cognizioni nuove,·che l'esempio della vita re· golare di una missione e la scuol~ catechistica, loro fatta ogni giorno, avranno radi· cato profondamente nelle loro menti. Poichè straordinaria è l'attenzione con cui gli indigeni ~sservano ogni atto, cercano di capi~e · • tire presto, chè « esf:!i avevan tanto da fare »: ~ il gran da fare dei neri !.. .. . ~ Tuttavia anche i primi giorni di sconforto ~ passarono. Ora la visita ai villaggi è dive- -~ nuta la passione dei nostri e delle suore in p~rticolare,. tanto eh~ se. i: mal ~empo o ~l tre p1ù urgenti occupaz10m 1mped1sèono d1 andarvi, restano irrequieti, perfin malcontenti, ~ come un collegiale che si vede negato il per- · messo di mia capatina in famiglia, dove era . .

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