Missioni Consolata - Giugno 1905

)11 eof1SO_{a ta 93 '9~----~·~~~~~~·~JC~~@;~--~m&--~~--~·~~~~~--~~--~~~~ --~----~~----~.or> come dieci montoni ben grassi, e perciò non l si poteva vendere, così su due piedi, una bestia · tanto considere-yole. E questa decisione fu presa all'unanimità. In conclusione - e sta-~ voi t a il solo capo conchiuse - egli ne -parlerebbe con i suoi di casa, e di lì a tre giorni (proprio tre precisi) sarebbe ritornato a noi ~ ­ colla risposta. Dopo tali preamboli, ·ci aspe.ttavamo ormai di sentirei dire che la risposta ce l'avrebbe portata il prossimo anno; ma siccome non eravam disposti a perdere giornate per noi <t Ma là sera alla solita ora li attende)llmo invano. Che un qualche socialistoide indigeno li aves3e fatti scioperare, o che gl'ippopotami si fossero vendicati del,disturbo loro cagionato ?' Il sole già era tramontato; gli operai addetti ai lavori di costruzione se ne erano tutti partiti da un pezzo, quando dal sentiero dietrola Missione arrivano due figure sconosciute-,. portanti a spalle un fusto di alberello. Tosto· seguono due altre, poi altre anco~a ... che però·, a quanto stavamo constatando, non rappre-- sentavano che il principio d'una lunga catena. Come si segano gli alberi sul posto, nell'interno della foresta troppo preziose, dopo aver raccomandato al proprietario che i suoi buoi li pasturasse ben bene, e dettogli che del contratto riparleremmo quando gli animali fossero ingrassati, lo sciogliemmo dall'impegno che pareva essersi preso di... non più finirla. La squadra di operai, un po' più lentamente, compi lo stesso lavoro, ed in una settimana quasi tutti gli alberi occorrenti alla travatura del tetto erano allogati ne~ cortile della missione, dove l'acc·etta degli improvvisati carpentieri, i fratelli Celeste e Luigi, già vi aveva dati i primi colpi L'ultimo viaggio della piccola carovana alla foresta diede luogo ad una scena abbastanza caratteristica. I nostri lavoratori si erano recati ai boschi del Sagana per racimolare il legno rimasto. ~ di p~rtatori, tutti' incogniti, che sfilarcno per· tempo parecchio. Ci sembrava di assistere al passaggio di una· colonna interminabile di galeotti, o meglio. dii schiavi, legati due a due colla terribile n ganga; sfilanti per le tenebre ad un mercato schiavista della costa. Ultimi, finalmente, giunseroi dieci o dodici uomini della nostra squadra,· chiudendo la sfilata di niente meno che 160· portatori, i quali tutti avevano deposto il loro·- carico nel cortile_ delia Missione, sedendosi. poi sopra animo domini, a quanto pareva. L'enigma ci fu spiegato a'Ppena il corteo si fu convertito in assembramento. Erasi sparsa la voce che noi facevamo incetta d'alberi alle· foreste del Tana. Gli abitanti di parecchi vil• laggi situati sulla via per la quale ogni giornO>

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