Missioni Consolata - Giugno 1905

J1l 8of1so1ata 89 ~Q~.---~CRB.B~ ~gm.---~~Gm.-~~·~~am.-~~~--~•o~ <che la cava poteva normalmente provvedere, -esse finivano col far poco tutte; cosa che le ·do !l ne capivano troppo bene per non desiderarla, ma il_desiderio era troppo unilaterale per e·ssere accontentato in un contratto stretto .·fra due parti. Le operaie, secondo l'usato, si ..allinearono nel cortile ed il nostro assistente indigeno - con una posa proporzionata all'alto ufficio -incominciò a ritirare gli squarci di giornale, consegnando a ciascuna esibitrice .la sua paga giornaliera di quattro pe~ze. Nel ritirare il contrassegno egli procedeva senza •esitanza, come uomo completamente sicuro l fìttizi'e. Quindi, non essendo noi fautori del · pereat mundus, sedjustitia fiat, per quella sera ci ridemmo sopra. Secondo la parabola del i' Vangelo, anche gli ultimi venuti avevano ricevuta la paga dei primi, però piu per astuzia loro che per bontà nostra. Ma l'indomani un pezzo di carta bianca, segnato con un numero progressivo, fu sostituito al giornale. Le dònne akikuyu che non fanno ancora. troppo sottili ~ distinzioni tra stampato e manoscritto, non ne fecero caso, e incoraggiate dal buon esito. del giorno prima, ripeterono la farsa, che però () non eboe piu il bel finale della sera precedente. . Spianamento del terreno per fabbrìcare la casa delle suore a Fort Hall -del fatto suo; non così nel consegnare le quattro () pezze, che ordinariamente contava e ricontava, ~ facendosi.anche aiutare da q!Jalcbè vicino. forse nel timore di diventare un cassiere infedele. Noi stavamo osservando. Passarono cosi una trentina di donne, .tutte consegnando il loro pezzo di carta stampata, cambiabile a vista - come i biglietti di banca - in valuta metallica. Ma, contro la nostra aspettazione, oltre alle trenta assunte in servizio, altre e poi altre portatrici continuarono a sfilare presentando imperterrite al controllo lo straccio di giornale, fìnche si arrivò alla cifra di 72, tutte in posizione legale! Le presenti si erano fraternamente diviso i ()Ontrassegni da !lOi distribuiti al mattino, e ~ siccome i pezzi di giornali si erano consegnati, un po' a casaccio, di varie grandezze, non era facile ora rintracciare le operaie vere dalle IL Edilizia africana ed ediliziaeuropeti- Oooupazio.nì enoiolopediolu~. - Afftuen;za straordi- ..aria di visitatori - La sa lunga il I'Jianool Man mano le' pietre andavano ammucchiandosi nel cortile stato aperto fra l'alta er• baccia, tantochè dopo pochi giorni già ' ve n'era una grande montagna, come dicevano gli indigeni; nelle linee tracciate s'era fatto lo scavo e le fondamenta l'avevano presto riempito. Sul finire della terza settimana la casetta, che noi trovavamo piu bella di quanto realmente fosse, si sopraelevava già discretamente dat terreno circostante· e, per fortuna, senza patire restrizioni di re~olamenti edilizi. Però se nelle città d'Europa è cosa un poco lunga e laboriosa l'esaurire le pratiche neces-· sarie per iniziare la costruzione d'una casa.

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