68 J.l1 8of}solata cattolica, che prese un andamento insperato, quasi trionfale. Ciò seppe di forte agrume ai caporioni dei protestanti e specialmente a certi pezzi grossi della stazione, i quali usarono ed abusarono della loro autorità a fine d'indurre i loro dipen• denti a rimandare i ragazzi ai protestanti, e si adoperarono in ogni maniera ad osteggiare la scuola e la missione·cattolica. La prim~t parve un momento destinata a sparire, come un fragile edifizio scalzato dalla bufera. Ma la sosteneva la forza di Dio, ed i fondatori dopo avere lealmente lottato con tutti i mezzi umani, pensarono di eleggere ad avvocata della buona causa la Consolata, di cui - come in tutti gli istituti fondati dalla pia marchesa Barolo - fiorisce la divozione fra le Suore di S. Anna. Nel giardino della scuola il P. Pezzoni fece erigere un bel pilone dedicato alla Consolata, ed all'ombra di esso il piccolo mondo infantile della missione ritrovò la pace e la prosperità. Di questi felici risultati - già accennati nell'articolo sopracitato - parla una recente lettera di Suor M. Ester, direttric!l della Sezione Infantile della scuola di Raichore - l'università dei fringuelli - come la chiama l'ottima insegnante, nascondendo sotto i fiori dello scherzo grazioso le difficoltà grandi che presenta, appunto nei suoi primi prin· cipii, l'insegnamento a bambini che parlano lingue e dialetti disparati, tra cui sono particolarmente'drfficilì quelli dei nativi, dei quali moltissimi non conoscono per nulla la lingua ufficiale: l'inglese. È importante notare· che la scuola cattolica è periodicamente visitata da un ispettore governativo, il quale vi qa pure gli esami al termine dell'anno scolastico. Stabiliti così e ricordati gli antef<~.tti, diamo la parola all'ottima Suora di S. Anna della Provvidenza. «Fra noi qui nell'India:.._ scrive Suor Ester - cresce ogni giorno la divozione alla Consolata che ci ha accordata la materna sua protezione ed assistenza in tante difficili circostanze, onde è in noi una nobile gara nèl diffondere questa divozione tra i nostri bimbi, le nostre fanciulle ed anche fra i loro parenti, quando se ne presenta l'opportunità. Come ci infervora e ci diletta la lettura del caro periodico der Santl!ario! I miei piccoli allievi ed allieve gustarono proprio col cuore innocente il racconto del piccolo Paolq Garcin salvato dalle pecorelle, e profondamente si commossero al caso della Teresina Demarta. Oh, essi amano davvero come una buona mamma celeste la Consolata, e ne hanno in ricambio una visibile predilezione. Sì, è proprio tutta bontà e benedizione di Lei, se da tre anni, cioè dacchè l'obbedienza mi affidò la difficile cura dell'infanzia, gli esami in questa scuola, e specialmente nella la classe, ebbero il più consolante e felice risultato. In tre. anni, non uno di questa classe fu rimandato. Ciò è dovuto assai alla fiducia riposta nella medaglia di Maria SS. Consolatrice, che ogni anno i miei cari fringuelli mettono al collo con gioia, ed anche con gloria, nel giorno dell'esame. Rivedo ancora, come se mi fosse presente, la cara scena avvenuta alla fine dello scorso anno scolastico. I miei angioletti, fregiati già della loro medaglia per il grande cimento, correvano dall'una all'altra classe a farsi ammirare, provocando così una viva gara: anche molti protestanti ed alcuni pagani mi chiedevano, mi supplicavano di dare a loro pure la medaglia per l'esame. «Per buona·sorte l'ottima Madre Superiora me ne aveva speiito da Torino una scatola, altrimenti sarei stata ben addQlorata di non poter soddisfare quel pio desiderio, se posso così qualificarlo. «Siccome era stato cambiato l'Ispettore scolastico, da qualcuno che mastica amaro s'era sparsa la voce che il nuovo ispettore,M.rStirge, sarebbe stato molto rigoroso nell'esaminare le classi inferiori e specialmente la scuola infantile; s'andava dicendo che era finita per me la gran cuccagna di avere un ispettore indulgente. Ma io non mi lasciai sgomentare dalle chiacchere. Difatti ~ miei allievi lessero e risposero /alle domande loro rivolte dall'ispettore con tanta grazia e disinvoltura, da sembrare piccoli professori di lingua. Egli se ne mostrò soddisfattissimo, ed encomiò sopratutto la disciplina e la ginnastica. La medaglia ed il lume acceso all'imagine della Consolata, infondeva in quei cari pulcini tanto coraggio e franchezza! L'esaminatore li lasciò con un sorriso di compiacenza, in cui io vidi espressa ·]a benedizione della mia Madonna, ed essi passando in mezzo alle allieve delle classi su· periori per congedarsi dopo l'esame, mostravano a tutte la medaglia, baciandola con trasporto di gioia, e si avviavano meco in eappellè a ringra-ziare la cara loro protettrice. /
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