66 J1t 8ortsolata ~ o della fede cattolica e della morale, e perciò stesso della materiale prosperità dell'augusta Torino, giacchè se la giustizia esalta i popoli, li fa miseri il peccato? Un santo amore da una parte e l'utilità nostra·dall'altra ci invitano, dunque, soavemente a secondare il fervore delle anime elette che prime pensarono ad un mese della Consolata. Nè la pia pratica potrebbe in miglior tempo inaugurarsi che in questo 1905, rimiovando così e perpetuando, a ricordo di una data memoranda, quanto già si fece per eccellenza nel 1904, in cui nel mese precedente la grande festa secolare del 20 giugno gli sguardi ed i cuori, non solo dei torinesi, ma di tutto il divoto popolo subalpino erano rivolti al santuario ed all'imagine taumaturga di Maria SS. Consolatrice. Ma, dirà tal uno, come celebrare il mese della Consolata? In un modo semplicil';- simo, pratico, possibile anche alla persona più pressata dai negozi o dalle domestiche occupazioni: una visitagiornaliera, anche soltanto spirituale, al santuario; una breve meditazione ogni mattino sui pregi di Maria SS., sulla sua bontà, sulla sua potenza, sullé grazie ch'Ella accorda a chi di cuore la invoca, e, cosa principalissima, un santo impegno di mantenersi in grazia di Dio e di esercitarsi ogni giorno in qualche atto di virtù caro alla Madonna. E l'esperienza mostrerà alle singole anime, alle divote famiglie ed ai pii istituti il frutto celeste di questa santa pratica. Il mese del!~ Consolata è racchiuso fra due date augurali: « 20 maggio - 20 giugno •. La prima, col pieno fiorir delle rose, segna il colmo della primavera; la seconda apre l'estate feconda col solstizio splendido, .col biongeggiar delle spighe. Anche la primavera mistica trionfa in maggio nelle anime appiè del- · l'altare benedetto della V~rgine taumaturga, al cui sorriso sbocciano i puri desideri, le sante speranze. ALei si chiede di convertire nei cuori in stabili virtù le prove che si fanno coi fioretti del mese mariano; a Lei che benedica i prqmet~ tenti frutti della campagna; il lavoro fervente nei traffici; i progetti ventilati in famiglia; gli studi dei figliuoli, più assidui e crucciasi per l'imminenza degli esami. E quale miglior mezzo per vedere esaudite le ansiose suppliche, coronate le speranze veementi, che il continuar nel giugno la preghiera, il diuturno esercizio delle opere care a Maria ·Consola- . _ · trice, fino al giorno onomastico di Lei, segnante l'estate mistica, distinta da otto secoli per abbondante messe di grazie e di .benedizionì ? Ben venga, dunque, il Mese della Consolata a compiere il ciclo delle pie pratiche in onore di Lei, semp.r:e meglio disponendola ad essere la Patrona e Custode di Torino e di ogni singolo abitante dell'augusta città e del Piemonte, in questi tempi insidiosi alla ~orale, gravidi di burrasche sociali, ed in cui l'avvenire si presenta veramente pauroso a chi non vede in alto la Stella foriera di luce divina, l)ride nunzia di pace agli uomin'i di .buona volontà. Ai nostri buoni(lettori rz"cordiamo che per essere abbonat'r: a que· ' .sto per~·odz'co occorre fare un'offerta a favore dette missz'oni detta Consolata in Africa. Li preghiamoperc~·ò che, nel mandarci oblazioni,-voglù'l.no specificare ognt volta ·se esse sono per le missionz·, oppure pei lavori del Santuario.
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