Missioni Consolata - Marzo 1905

W (~_Of1SO(ata 43 ce~ . . . ..-.,rn.=. •~--~~~~~=-~·a..-~~-~~~~--~~--~~~--~;-.-~~--~~.-.-.aooCRONACA MENSILE . DEL SANTUARIO ~elazioni compendia~e di grazie recen~i DELLE QUALI FU CHIESTA LA PU~BLICAZIONE Torino. - Il ragazzo CASIMIRO DI PoLONGHERA villeggiando a Campiglione <:olla famiglia, si tròvava un mattino a passeggio colla sua bonne. Passavano ~ml ponticello attraversante un torrente ·stretto, ma dalle sponde assai alte, quando il bambino si sporse da una breccia del parapetto in muratura per gettare nel- ·l'acqua un bastone che teneva in mano. Non si sa come, ma il fatto è che il povero Casimiro cadde anch'esso nell'açqua, profonda più d'un metro. La· disgraziata bonne sola in quel luogo, ·incapace a scendere tosto nel-torrente, perdette di vista il padroncino, trascinato sotto i fitti cespugli sporgenti dalle ·rive. Fu solo dopo sette o otto minuti ·che ne udì l'a vocina sotto l'ammasso di vegetazione, e quando egli già stava per annegare potè essere salvato, il che la famiglia, divotissima della Consolata, a Lei solo attribuisce. Offre il grazioso quadro votivo (vedi incisione a pag. 44) di cui diamo la riproduzione. Mondovi. - GIACCARDI ANTONIA da malattia nervosa, era stata ridotta in ista.to gravissimo e tale da essere dai dottori ritenuto dispe rato. Non avendo più speranza che negli aiuti del Cìelo, l'inferma e Ja famiglia fecero fare pubbliche preghiere eJ istantemente si rac- . comandarono al-SS. Cuore di Gesù·ed alla Consotata. Ed ecco che nella festa appunto del Cuor di Gesù, nel bel mes'e di Maria Consolatrice, la paziente ad un tratto si dichiara guarita e vuole le vesti per balzare dal letto, in cui da tempo era confinata. La mamma crede di sognare; esita, ma infine deve cedere alle istanze della figliuola: essa può veramente alzarsi e la grazia ~ fatta, con meraviglia dei dottori e di tutti i conoscenti. Riconoscenti desiderano farla pubbli<?a a gloria di Maria SS. Cambiano. - La bimba RoNco FRANCESCA, di 20 mesi, per rosolia complicatasi con polmonite e meningite, parevaprossima a rendere la sua anima a Dio. Era giudicata umanamente im- ·possibile la guarigione, ma la operò la Consolata, cedendo alle incessanti preghiere· dei parenti desolatissimi. La mamma, con profonda riconoscenza, offri alla Vergine taumaturga una sua spilla d'oro, secondo la fatta promessa Torino. - «Una lunga malattia già aveva esaurito ogni mia forza; la febbre che incessante ancora mi perseguitava, faceva vivere in continuo affanno la mia povera mamma cieca e mia sorella, ed in me metteva il dubbio dolorosissimo di averle ad abbandonare presto. Ricordo come se fosse ieri.... La vigilia della Pasqua 1901 mi fu portata l'imagine benedetta della Consolata. L'accolsi con uno sclancio di fede indicibile· e, stretta-la al mio cuore, confidai alla Vergine taumaturga tutte le mie pene; la supplicai e scongiurai a ridarmi la salute, a fine che io potessi vivere ancora a sollievo della mamma mia, cosi bisognosa di cure 'e di assistenza. Nel giorno medesimo, con meraviglia di quanti mi circondavano, cominciai a migliorare; il domani il medico dovette constatare che la febbre er.a completamente cessata. La grazia era evidente: Maria Consolatrice sola mi aveva guarita; e se per varie circostanze ora soltanto -le rendo pubbliche grazie, mai non è venuta meno la mia riconoscenza. RlNA MINA"». Susa. - VIRGINIA BIANCo ringrazia la·Madonna dellli!- Consolata per averle salvata la mamma dal pericolo di un'operazione, che per la grave età poteva esserle mortale; la ringrazia inoltre d'avere a lei stessa ridonata la salute. Villarbasse. - Il sedicenne FERRERO GIUSEPPE trovandosi in serio pericolo di vita per polmonite doppia, fu consigliato da persope che già avevano sperimentata la benigna potenza della Consolata ad impetrare da Lei la guarigione, promettendo di far celebrare una messa e di accostarsi ai SS. Sacramenti nel santuario. Da q11el punto la malattia del giovinetto volse a de!)orrenza favorevole ed egli, guarito perfettamente , potè compiere con grande riconoscenza. le fatte promesse. Torino. - I genitori del bimbo GAVAZZA SEBASTIANO offrono alla Consolata L. 5 per i restauri del·santuario, e fanno celebrare una messa in ringraziamento di aver avuto salvo il loro figliuoletto, posto in grave pericolo di vita da violento tifo. Venasca. - Il bimbq PIERINO DAMILAN01 di quattro anni, guari da pleurite e polmonite, la cui complicazione i medici avevano dichiarata mortale. La madre attribuisce la guarigione all'aver ella fatto voto alla Consolata di un'offerta per i restauri del santuario.

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