Missioni Consolata - Gennaio 1905

w e o f1 s o 1-a t a 7 szclirò Chi pox xgnora le abituali o frequenti visite alla Consolata di S. A. R. I. Clotilde di Savoia-Napoleone e delle principesse reali residenti .in Torino, le quali si recano ad onore di precedere il popolo recandosi a visitare la taumaturga effigie nei sabati, nella festa del 20 giugno ed in altre solenni occasioni? . Dove però meglio spiccò rinnovata sugli' antichi esempi la divozione della Càs~ di Savoia verso la Consolata, fu nella faustissima occasione del centenario, alla cui celebrazione preser? parte tutti i membri della Famiglia Reale presenti in Torino. Alla funzione più importante di esso, quella della nuova, solennissima incoronazione, intervennero in appositi banchi parati prèsso il presbiterio il ·duca d'Aosta in uniforme di generale, col suo aiutante di campo e l'ufficiale di ordinanza; la duchessa d'Aosta colla sorella principessa Luisa d'Orleans; la principessà Clotilde, che volle per la circostanza·straordinaria uscire dal suo riserbo abituale nel·mostrarsi in pubblico, e la di lei figliuola principessa Laetitia. Questa, con pio e gentile pensiero, aveva fatto ornare di sceltissimi fiori'freschi le statue delle due regine di Sardegna, quasi facendole rivivere alla festa; ella poi portava al .collo la medaglia della Compagnia della Consolata appartenuta già a Maria Teresa. Così alle altre funzioni dei giorni memorandi as-. sistettero sempre or queste or altre delle auguste signoré dai coretti a loro riservati; la Regina Madre, non potendo trovarsi presente in persona, spedì al nostro Rettore un ·nobile telegramma, partecipando col cuore all'omaggio pubblico solennissimo reso a Maria · Consolatrice dalla Casa Sabauda, ed al giubilo del fedele popolo .subalpino. Splendida fu la luminaria del18 giugno ai palazzi ducali di Aosta e di Genova. Come fu a suo tempo già annunziato, fra le 12 stelle formanti la nuova preziosissima corona imposta alla taumaturga effigie della Consolata dal rappresentante di Sua Santità Pio X, la più bel!a fu intieramente composta con brillanti tolti ad un' artistica spilla, che Margherita di Savoia donò di proo pria mano; la veneranda di lei genitrice, du- . chessa Elisabetta di Genova, offerse per le corone della Madonna e del ·.Bambino una quantità d'oggetti in oro di grande valore; un'altra' stella presentarono unite le principesse Clotilde e Laetitia, e gioielli prezio~ sissimi donarono pure Elerra d'Aosta, I sa~ bella di Genova e Maria Pia di Portogallo. Quale stupendo, concorde omaggio di soave regaÌità alla Regina del cielo! Come bene . rivissero nell'atto gentile e pio le illustri e le sante che davanti a Colei che consola, piegarono nel corso di nove secoli le fronti spesso corrugate e pensose, sotto i diademi gemmati! Ma la Regina del cielo non si lascia v.incere in generosità dai sovrani della terra. La Casa di Savoia riaffermò in questi ultimi anni la sua devozione alla Consolata, e nel decorso di essi apparvero in più casi evidenti i segni di nuove benedizioni, a cui pose la corona la faustissima nascita del Principe di Piemonte. E ancora al chiudersi di·questo anno benedetto del centenario, a provare che Ella è la Vergine taumaturga ieri ed oggi, la Oonsolata dalla neo-coronata sua effigie, come a divina carezza, posò. la sua mano soavissima sul capo di una Principessa che a Lei aveva date le più belle prove di figliale, tenera, illimitata fiducia, cambiando la dolorosa trepidazione della Reale famiglia e di tutto un popolo nell'inno del giulivo ringraziamento. la straordiqaria guarigioqe di S. A. R. la duchessa Elena d'Aosta . In sul finire dello scÒrso novembre, cominciarono a circolare per Torino notizie inquietanti sulla salute della duchessa d'Aosta, Elena d'Orleans, suscitando profonda commozione fra la cittadinanza, nel cui cuore l'au· gusta donna è da lungo tempo entrata come l'angelo di carità e l'amica munifica dei nostri poverelli. Autorizzavano i timori diversi fatti, fra cui quello che il duca d'Aosta aveva ri-

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