Missioni Consolata - Gennaio 1905

12 J11 eoilsolata Q rieroso di gioia e di riconoscenza verso Colei ehe è onnipotente impetratrice presso il Padrone della vita e della morte. Nel santuario si accalcavaunafolla immensa, in cui tutte le classi sociali erano larghissimamente rappresentate. Le dame residenti in· Torino della regina Elena e della regina Margherita; tutti i componenti le Corti ducali di .Aosta e di Genova ; il fiore del patriziato e dell'alta borghesia; i rappresentanti dei più alti uffici politici ed amministrativi, si confon. devano alla turba che rappresenta lo schietto sentimento del popolo. Con pensiero gentile, un drappello di allievi dell'Istituto sociale rappresentava ufficialmente la gioventù studiosa. Verso le 17,'>0in vetture-di Corte dalle rosse livree, giunsero al santuario S. A. il duca di Aosta in piccola tenuta di generale ed i prineipini Amedeo ed Aimone, accompagnati dal colonnello Recli, dal capitano Lanzoni e dal eonte e contessa di Castelvecchio; la contessa di Parigi colla figliuola ·principessa Luisa; la principessa Laetitia, la duchessa di Gen()va . madre, il-duca Tommaso di Genova colla consorte duchessa Isabella ed il figlio principe di Udine: tutti gli augusti"'personaggi coi loro seguiti di dame e cavalieri. Celebrava il nostro Rettore canonico Allamano circondato da tutto il clero del santuario: il paramentale ricchissimo di tela d'oro ado: perato per la funzione, era quello già donato al santuario dalla munifica pietà di S. A. R. Maria Vittoria, madre del duca di Aosta. In presbiterio assisteva S. E. il Cardinale Arcivescovo. Quando davanti all' imagine taumaturga splend~nte fra i ceri dell'altare, fu intonato il Te Dettm, quanti gremivano lo storico tempio dovettero sentire in tutta la sua maestosa e confortante dolcezza la profonda veracità del culto cattolico. Quelle migliaia di .voci che facevano vibrare le sacre volte, uscivano veramente dalle viscere delle anime; quell'acc~lta enorme di persone così dispari nella posizione sociale, formava un solo cuore, commosso dagli stessi sentimenti, che nei versetti stupendi del canto sacro riàffermava la sua fede, e rimembrava benefizi antichi espri · . mendo la gratitudine per un nuovo favore ottenuto dalla Madre di consolazione. Certo fra le molte, altissime e cordiali congratulazioni ufficiali in questi giorni pervenute all'augusto sposo di S. A. .R. la duchessa D Elena, deve a lui essere riuscita particolar· mente cara questa sacra dimostrazione della cittadinanza torinese, quale faustissimo aÙ:· spiCio, non solo del pie{\o ristabilimento della sua Consorte, ma di nuove benedizioni che Maria SS. consolatri~e · spanderà sulla sua famiglia e sopra tutta la Casa di Savoia. Dalle qostre Missioni d'Africa · Un ricordo del giubileo dell'Immacolat3:. La Commissione Cardinalizia incaricata di ordinare e promuovere la degna celebrazione dell'anno giubilare dell'Immacolata, fra le altre raccomandazioni, ha fatto quella importantissima di ricordare la fausta data colla fondazione di opere permanenti a gloria di Maria SS. A questo desiderio del Papa, espresso per bocca della Commissione, con lieto animo si sono pure conformati i nostri missionari,·dedicando all'Immacolata una istituzione su cui riposano molte liete speranze per la nascente cristianità affidata alle loro cure nell'Africa Orientale: il CoUegio dei catechisti. Esso, come abbiamo accennato nel numero di dicembre, fu fondato presso la fattoria di Niere, a fine di raccogliervi giovani indigeni di singolare intelligenza e bontà· d'animo, i quali poi, istruiti con specialissima cura e divenuti ferventi cristiani, saranno un potente aiuto al missionario nell'opera di evangeliz· zazione, quali perfetti conoscitori della lingua e delle usanze della loro patria e persone note e gradite ai loro compaesani. Tutti i seminarii della diocesi di Torino sono posti sotto la protezione dell'I~macolata: non era giusto quindi che seguisse il loro esempio il piccolo seminario africano, che di Torino è diretta figliazione? La cappelletta di esso, ora provvisoriamente in rami e fango, sarà presto sostituita da un'altra _tutta in nitido legno, i cui pezzi sono sollecitamente preparati nella segheria di Tusu. Sull'altare campeggierà la Donna d'ineffabile pu· rezza c~J.lpestante la testa del serpente infer-- nale: quale viva, stupenda eloquenza non assumerà il simbolo su quel lembo lontano di terra, dove i messi di Maria·SS. Consolatrice ed Immacolata attendono appunto direttamente a distruggere il regno di Satana! I giovani catechisti sono ora in numero l di 48, e, come ci dicono le ultime lettere dei nostri, estrinsecano ottime disposizioni allo studio della religione ed alla pietà sotto la cura dei missionari D. Gays e· D. Barlassina,

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