Missioni Consolata - Dicembre 1904

J.ll <2o11solata 201 l'Istituto, 19,60; Vedova M., 100; N. N., per grazia ·ricevuta, lO ; .Gral:naglia Luigia, 2; D.. Bruno , 5 ; Peyles Domenico, 2 ; Racca Maria, p. g. r., 5 - N. N., il 2 ottobre festa dei Ss. An�eli Custodi, per la Missione dedi­ <lata ai medesimi, 50; Angiolina Borghesio, 2. Lorraine Allemande - E. Flik, greffier de justice, Rombak près Metz, 15 ; Cardè, cano- · nico Bollati Giovanni, 50; N. N.,· per mano del teol. Gunetti, 2�; Merlo Maria, ,100 - Magliano Soprano - Tassone D. Antonio, 3,50 - Saluzzo • Can. Savio Giuseppe, per vestire i poveri neri, 4 - Savigliano· · Famiglia Rinaldi, 20 (oro) - Frascarolo Lomellina • Teresa Rolandi, 3 -Usseglio - Anselmetti Adelaide, 20 ; N. N., 3 - Saluzzo • Fauda Catterina, l ......., Osasio · N. N., 7,50-None · Maria Revial, 1,80 - Lemie · C. F., 5 -Barcellona · Maria Monti De Navarro, 50, per mano del R. D. Belmondo. - Borgo d'Aie · Notaio Bottini, 10 ---..:. La Morra Cane Annetta, l - Bra • Teresa Bono, 2 - P�nerolo - Teol. Garigliano Secondo, 5 -- Settimo Torinese • L. C., 5 - Rìvarolo Canavese • Molex Cristina, lO - Savigliano • N. N., 20; . Tetti Varo-Dolza Luigia, 2. (Continua). Oblatori d'oggetti varii per le missioni ·Torino · Cecilia•Dogliotti-C_olongo e famiglia, molti arredi sacri per la cappella dell'Istituto e per le missioni · Ernestina Perotti vedova Bergia, varie casse di liquori ed essenze - Teresa De Luca-Soldati, sacri lini per l'altare - Ved. Besson, piantini da frutta - Firenze • Marchesa Adele Alfieri di Sostegno, una botte di vino spedita ai missionarii -Schio • Nina Rossi, vestiti pei neri -Torino • Emilia Cappa Legora, varii arredi sacri - Dott. Serono, mòlte provviste farmaceutiche - Ing. Enrico Ruffoni, disegno pronao cappella Istituto. Giovanni l\Iassoglia, disegni per lavori interni cappella Istituto-Celestina Thermignon-Mina pittrice, icona della cappella Istituto - Caneparo Giovanni, minusiere, altare completo in legno, smontabile, per le missioni - Taverna Giovanni, indoratore, un crocifisso grande in plastic� per le missioni - Carolina Angley ved. .Rossano e figlie, arredi sacri - Borgomaro · Celestina Cascionè, una botte olio oliva da pasto--Torino - Cav. Rognone, medicinali ·diversi - Cav. Luigi Simondetti, provviste di carta e quaderni di calligrafia. Torino .• Edvige Falconet, arredi sacri - Avv. Silvetti e consorte, arredi sacri - Bellia Edoardo, · farmacista , provviste di medicinali - Cav. Giacomo De-Luca, tutte le cinghie per il macchinario della segheria idraulica nella foresta vergine · Marchesa La Marmora e figlia Contessa Alberti, arredi sacri - Genova · Vedova Sanguinetti, una pezza cotonate per vestiti ai neri -Torino • Marchesa Pallavicino Mossi-Faucigny, vasi sacri per cappelle missioni - Giuseppina Trotti. Borso de' Carminati, stoffe per vestire i neri - Famiglia Morrone·, idei,Il - Silvetti Lamperi Virginia, arredi sacri - Giuseppina Anzino, due pissidi argento - Lia Priuli, vestiti pei ' neri - Teresa Ceronetti, fatture di vesti per i neri - Marchesa Curlo�Peyron, vestiti pei neri - Luisa Saroldi, arredi sacri - Sig.• Le Gros, fatture vestiario pei neri - Lorenzina Mazé de la Roche, arredi sacri - . Luigia Demichelis, forniture e fatture arredi sacri - Libreria Petrini, materiale scolastico - Riva Vercellotti Antonio, posaterie. (Continua) . Storia del santuario della Goqsolata IN TORINO (Continuazione V. periodico del passato giug110) CAPO VIII. SoMMARIO. -Risorgimento di Torino - Riedificazione della chiesa di S. Andrea e deUa cappella di Ari/,uino - Questa è poi detta :delle Grazie - Nuova cappella di Nostra Signora delle Consolazioni in S. Andrea - Crescente fama dèl piccolo santuario - Origine dell'appellativo di Consolata-Quando cominciò ad usarsi generalmente - Cenni sulla vita civile di Torino nei secoli XII e XIII -Fra le sue vicende più non è interrotto il culto di Maria SS. Consolatrice - Torino è da Lei liberata da urgente pericolo di generale incendio nel 1240 - I flagellanti - Le confraternite in Torino e la Consolata. Primo beneficio della ristaurazione del culto di Maria Consolatrice al principio del secolo XII fu il risorgere di Torino. Come se ' di sopra la città si fosse tolta una misteriosa maledizione, al lugubre torpore che poco prima 'la gravava, successe il movimento ed il lieto strepito di una nuova vita. I torinesi rientrati temporaneamente in Torino pensarono a ristabilirvisi ; molti ancora sparsi per le terre vicine presto ne imitarono l'esempio. Le vie deserte, i .portici diroccati, le aree delle case distrutte e .le aule di quelle minaccianti rovina si animarono man mano all'alacre affaccendarsi di gente, intenta qui a restaurare e ricostrurre edifizi; là a demo- - lirne altri pericolanti, per far luogo a nuove fabbriche più solide e colle migliorie che per· mettevano i tempi, la fretta ed i mezzi finan-

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