la eo.,solata - 175 �AVVISO, A partire dal 1• gennaio 1905 l'abbonamento a questo periodico sarà intieramente· devoluto a benefizio delle Missioni della Consolata in A{rica. I benefattori che ci mandano offerte sono pregati d'indicar·e se queste sono a favore delle Missioni. oppure pei lavori del Santuario, al compimento dei quali si richiede ancora una fortisszma spesa. Fa,cciamo ancora preghiera a quelli che ci mandano elemosine di me,sse , da celebrarsi dai missionarii in Africa di volerlo indicare chiara'lln ente, mentre avver·tiamo che l'elemosina per . queste fu fissata dall'Autorità Ecclesiastica in L. 3. 'LA DIREZIONE Straordinario favore spirituale concesso da 8. 8. Pio X Allorchè · un uo�o di genio e di cuore riesce a procurare ai suoi simili un vantaggio· straordinario, la gloria e la benemerenza di lui si riverberano sulla sua famiglia, la quale a buon diritto deve anche per prima rallegrarsi, e fruire del bene scaturito dal pensiero . e dall'opera dell'illustre e virtuoso suo membro. · È questo precisamente il caso in cui si tro"va la immensa famiglia d�i divoti di Maria SS. Consolatrice, per rispet�o ad un grande favore spirituale, il quale sollecitato da lunghi anni presso la Santa' Sede, fu finalmente testè concesso dalla benignità di Pio X. Tale favore, di cui per motivi speciali abbiamo voluto alquanto tardare ad· intrattenere i nostri lettori, è una preziosissima, straordinaria indulgenza plenaria in articulo martis, che si differenzia da tutte le altre già in vigore per il modo facile ed affatto eccezionale con cui si può lucrare, avendo nella conèessione della medesima la Sacra Congreg.ne delle Indulgenze derogato l dalle norme prammatiche, fin qui invariabilmente seguite nell'importantissima materia. Orbene: la gloria ed il merito di avere primamente ideata e zelata la nuova indulgenza, spetta ad un sacerdote morto in concetto di santità e che si sperà. vedere presto innalzato agli onori degli altari: D. Giuseppe Cafasso, vero apostolo di Torino e divoto ferventissimo della Consolata; quotidiano freque�tatore del santuario nel recinto del quale riposa ora la benedetta sua 'salma. ·In suo vivente egli vi aveva un posticino segnato e predile'tto in un angolo nascosto, · .ma d'onde poteva a suo agio godere della vista della taumaturga effigie; pone-,.asi cioè contro il piccolo cancello che chiudeva, a destra dell'altare maggiore, lo stretto e scuro ambulatorio tràsformatosi nei recenti lavori d'ampliamento nelle nuove, sfogate cappelle. Chi nel restaurato-santuario s�inginocchia accanto alla colonna intestata a D. Giovanni Casale, presso il balaustrino· dell'altar maggiore in cornu epistolae, occupa precisamente il posto dal quale D. Cafasso soleva pre- . gare la Madonna. Vuolsi che appunto davanti alla santa imagine egli avesse l'ispirazione di chiedere l'indulgenza di cui ci occupia�o. Qui ci pare d'udirei chiedere: Ma, infine, che cosa è esattamen�e quest'indulgenza di ' D. Cafasso? perchè è dessa preziosa sopra t�tte le altre in articulo rnortis? quali ne sono gli speciali vantaggi; che occorre fare per lucrarla ? - Sono domande giustissime ; però P.i'eghiam·o i nostri buoni lettori a pazientare alquanto. Le risposte verranno da sè, e speriamo non senza pio diletto, se essi .vorranno ·scorrere i brevi cenni biografici che seguono, procurandosi così la soddisfa� zione di cogliere i fatti alla loro origine e di risalire alle loro cause, col seguire il logico processo per cui il pensiero ed il cuore apostolico di D. Cafasso furono naturalmente guidati ad escogitare e zelare la nuova indulgenza. Ciò farà loro, per cosi dire, toccar · con mano come questa sia provvidenzialmente venuta a riempire una vera lacuna, e meglio si sentiranno tratti ad approfittare subito dello straordinario fa v ore, professandone,
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