Missioni Consolata - Ottobre 1904

Ut eot'}SO{ata 161 scriviamo qui una delle ultime cartoline scritteci dall'ottima signora: , « Rev. sig. canonico - EcCÒle il solito bimestre. Ho bisogno che ancora per qualche anno V. S., il sig. Rettore ed i missionari preghino per un altro mio figlio, acciò riesca in un'impresa da cui dipende il suo avvenire. Pe:.-carità, preghino per questo mio figliuolo maggiore, come già fecero per il minore, il quale mi fu da Maria SS. ridonato, per vero suo miracolo,· convertito nella condotta e bravo negli studi » - Inutile avvertire che la sottolineatura è delJa pia scrivente. Ma se gli studenti hanno grande fiducia nelle preghiere dei nostri missionari ed una naturale simpatia per le loro pers!)ne, anche ques�i sentono una pari attrazione verso gli studenti. Entrando nel santuario non si è punto spezzato nel loro animo quel vincolo di solidarietà, cosi naturale fra giovani che colla coltura si preparano alla vita; anzi quel vincolo s'è rinforzato e santificato in Dio. Perciò i nostri missionari riguardano come un caro ed ovvio dovere quello di pre• gare specialmente per i loro coetanei (spesso anche antichi loro condiscepoli) che lo desiderano, e lo fanno col maggior fervore di cui sono capaci, sia nel tempo che rimangono all'Istituto, sia quando, compiuta la loro preparazione, faticheranno, quali pionieri della vera civiltà, nell'Africa lontana. Oh, voglia la Vergine Consolatrice unire · in una stessa materna protezione missionari e studenti, allargando e raffermando fra essi quell'intesa sempre vera, sebbene ora più ol"a. meno palese; quell'intima spirituale unione, che può essere di tanto vantaggio alla. nostra. cara. gioventù studiosa. e, fra tante cause di giusti e terribili timori, consolare il cuore dei genitori, i quali non domandano ai loro grandi sacrifici altro compenso che la. buona. riuscita dei loro figliuoli. Relazione sulla carovana da Naivasha a Niere e Kekondi Séguito det diario del Teol. Filippo Perlo (Vedere la · carta geografica in copertina) A zero gradii -Tl Kinangòp ed il Kenia - � Zona pericolosa - Veramente sotto la guardia di Dio - Il Gura - L'altipiano ed i fiumi del Kikùyu - La gran foresta di bambù - · Ecco il Kikùyu l - Fausto incontro - Lo zucchero come alimento di ricambio - Promesse da marinaro - Le litanie nella foresta. Sabato, 20 febbraio 1904. Il lavoro d'oggi, consistendo nel discendere d'altrettanto di quanto ieri eravamo saliti; non richiedeva molta fatica, perciò la sveglia fu suonata soltanto alle 6, al levar del sole. La notte era stata freddissima, e quantunque i fuochi m�lla. avessl)ro smesso della loro intensità nemmeno per un istante, i portatori assicuravano di non aver mai sofferto tanto freddo in vita. loro. I boys ed i catechisti, che usavano dormire sparsi per le nostre tende, nella notte furono costretti ad uscirne per ·riscaldarsi ai fuochi, e noi stessi, vestiti e difesi da quanto poteva fare u:ffizio di coperta, ci sentivamo come assiderati. Alle 6 nell'interno della mia tenda il termometro segnava. ancora zero gradi. Però, coll'alzarsi del sole anche la temperatura si elevò subito. Le solite funzioni del mattino furono celebrate convertendo la gran tenda in cappella; gli aspiranti catechisti che non pote-

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