Missioni Consolata - Ottobre 1904

)li eo.,solata 159 Q��.-.-�ccsem&•=-=zn.- - � � ����--�mK.-��Gm���� ;..-��--����•oc esprimente: le liete speranze sorte nel cuore delle madri cattoliche e di quanti amano la gioventù, al vedere i membri e le iniziative del congresso stesso posti sotto la spe· ciale pretezion.e di Maria SS. Checcbè il mondo con affettata ignoranza vada dicendo, la divozione alla Madre di Dio fu sempre 1 di Savoia, nonchè delle foll� anonime di cittadini e soldati che dall'altare di Maria i Consolatrice. partirono per .emulare, senza gloria mondana, l'eroismo di ·Pietro Micca e di Paolo· Sacchi, per dar prova d'ogni più eminente virtù sociale. Ex ul temus l Tutto fa sperare che un nuovo poderoso impulso sia stato dato alla divozione a Maria Santissima, e che anche in essa vorranno raggiungere l' Ex celsior i giovani torinesi, i quali già coll' affluenza al santuario, specialmente nell'apertura dell' anno scolastico e nei periodi degli esami, ben mostrano di comprendere tutta la forza ausiliatrice di Colei che fu costituita Sedes Sap ien tiae, salutata luce intelletual piena di amore. Gruppo della Societit Ginnastica Excelsior Fra le balde schiere che venla divozione dei forti del pensiero e dell'a· zione. La letteratura sacra e profana, i campi immensi della scienza e del valore sono h\ a_ farne secolare testimonianza. Il santuario della Consolata e la basilica della Natività a Superga sono due gloriose pagine d'una stessa storia; due trofei della stessa vittoria; due poemi che cantano la potenza _della divozione a Maria. Sommamente plausibile dunque fu l'idea di - rinnovare, con l'opportuna scelta di sede, di data e di templi, alla memoria dei giovani congressisti gli esempi di Emanuele Filiberto e di S. Carlo Borromeo, di Carlo Emanuele il grande e di S. Francesco di Sales, del B. Sebastiano Valfrè, di Vittorio Amedeo .II e d'Eugenio i gono ad implorarla, sono in prima fila i collegiali di S. Giuseppe, preceduti dall'esempio dei nobili figli del Lassalle i quali con assiduità edificante, a buonissima ora del mat- ! tino, sogliano portarsi ai piedi di Maria Consolatrice per ascoltarvi la messa e divotamente comunicarsi. Ben sappiamo poi che i valenti ciclisti, i brillanti ginnasti, i membri tutti delle associazioni qui convenuti dalla i Lombardia, dalla Liguria e da tutte le regioni italiane fino alla generosa Sicilia, già sono esemplari cavalieri della Madonna. Il congresso di Torino, incominciato e chiuso l sotto gli auspici della Consolata, nell'anno augurale dell'ottavo centenario e dell'Immacolata, meglio ancora affratelli individui

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