Missioni Consolata - Settembre 1904

154 UI eof]SO·{ata pago� non abituati a lunghe marcie ed a scalare i monti non si sentivano disposti - � - nè d'altronde per loro pareva prudente - ' a fare lo sforzo d'una salita come quella che ci si presentava, dopo un pasto. 'Perciò, a voti unanimi, si decise di attendere a pranzare sulllaltipiamo, che si vedeva vicino. Difatti-appena u " n 500'metri di dislivello ci separavano ornai dal colle che·dovevamo attraversare. Ci incamminammo lentamente a salirlo : il sentiero, aperto dagli elefanti, non era molto agevole ed in certi punti si svolgeva con un'inçli- . nazione di 60 gradi. Per fortuna la folta vege· _ :tazione impediva ai raggi del sole . di giunger,e ;fino· a noi : altrimenti essi in quell'ora avreb­ ;bero aggiunto difficoltà alla salita. In testa •alla colorina era U:n continuo Ìavoro'a sgom­ :brare il passaggio dai bambù caduti; e talvolta � dovevamo-limitarci ad aprire picéoli tunnel.s, entro ·cui camminare carponi e che scherzosa­ •mente.venivano qualificati come portici dlPo . . Al contrario di quanto succede nelìe nostrè Alpi, salendo, la· pietra era scomparsa, e non calpestavamo più che humus ricchissimo, sul .quale si scivolava e si affondava facilmente. In quasi tutto il Kikùyu ho osservato qu�sto fatto.· Intorno ai 1000 metri sul mare·si trovano in abbondanza e dappertutto _roccie sfio 'ranti-il terrenò e massi erratici; ad eleva .zioni maggiori diminuiscono gradatamente, . tanto che·verso i 2000 metri non è quasi ·più possibile· ritrovare pietre, o se, scavando profondamente, se ne possono rintracciare, esse si presentano semp�e allo stato molle e friabile, e perciò o in formazione o in disgregazione; eccettuati, s'intende; i sassi fluviali. · In qualche tratto 13: vegetazione si squarcia, ed allora ai nostri occhi si presenta un panorama veramente incantevole: le terrazze �he abbiamo attraversate, il lontano lago. Nafvasha colla sua cintura di crateri e dirupi e. più lontano ancora i monti di Màu, . che formano come una sponda · al lago Vittoria: tutto appare ai nostri ocèhi riunito in un ampio quadro meravigÌioso, soffuso di · ima leggèr' a tinta a·zzuro_gnola che ne sfuma i contorni - . all' ori zzonte . .I primi piani del quadro sono �ostituìti dalle fore13te che ora attraversiamo, e che vivamente contrastano col giallo fulvo della steppa abbandonata. Sfodunatamente, a causa di un malinteso, colui che portava le bevande da consumar.si in cammino era passato in coda alla carovana, ed i portatori per l'erta salita si erano distanziati così che parecchi chilometri separav.ano ora i due estremi della colo.nna. Ag. li assetati viaggiatori percjò non rimaneva che la speranza di presto incontrare la fresca sorgente, che loro promettevamo appena fos-· sero arrivati sul nuovo altipiano. Ma anche questa privazione fu provvidenziale: essendo ' oggi venerdì ed avvicinandosi l'ora che ci ricorda le sofferenze di Colui che qui veniamo l a- far conoscere, ci fu porto un mezzo facile, quantunque imposto dalle necessita; di soffrire qualche poco per Lui. Sebbene non muovessero il minimo lamento, le suore debbo11o aver sentita duramente questa privazione, anche avuto riguardo -all'ora calda ed all'aria secca : noi,· i�vece,· mont�nari· ornai per forza delle cose e per vocazione, siamo già induriti..... : Quasi tutte le suqre dimostravàno una energia _be'n superiore al loro sesso ed alle loro abitudini poichè, quantunque si avan-' zasse lentamente, il sentiero ripidissi!ll o. era 'faticoso assai e, causa la · rarefaziol!e dell'aria, il reRpiro diventava sempre più d,if� ficile.-ba due ore durava l'ascesa ed, all'infuori di· brevi riposi indispensabili, non era possibile interromperla, · dovendo giungere prima di notte al fiumicello dell'idtipiano per poterei attendare. Dapprima qualche suora che si sentiva più stanca, aveva provato ad interrogare se il termine della · salita era vicino, ma aveva ricevuto risposte così con· tradditorie, che trovò miglior partito prendere le cose come venivano. Se uno l'assicurava che non restava se non un quarto d'ora per raggiungere la meta·- dei quarti d!ora invece ne passarono parecchi - un altro· immediatamente saltava ··su . ·a protestare che ' più di due· ore· non erano· sufficienti, per discendere dalla cima d,el colle al punto in cui ora noi ci trovavamo, e ancora di quelle ore � che fa il lupo di notte, come si dice. Per � fortuna, cosa solita fra i .missionari, il buon

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