Missioni Consolata - Luglio/Agosto 1904

Q 11t eo.,solata � 107 l'Italia, ma a tutto l' orbe cattolico, a tutto il mondo civile modello ammirabile di fede, di ordine, di gentilezza e cortesia; se fra le nostre mura i Principi della Romana Chiesa ed i Principi della Casa Sabauda concordevolmente, con edifìcantissimi esempi; glorificando Maria zelarono il trionfo della religione cattolica, ch'è religione della patria; , se tutto il programma dei festeggiamenti ebbe perfetto svolgimento fra il sorriso del cielò e il plauso della moltitudine; se la generale aspettazione, che pur era grandissima, fu d'assai superata, il merito, per intercessione della Vergine, va a Dio solo. Da Lui il bene, a Lui la lode. Te Deum laudamus! Di questo pensiero ci. rendiamo interpreti presso il Signore, riassumendo in una sola, riconoscente preghiera i voti, i sentimenti, gli affetti di tutti i buoni torinesi, che divisero con noi le trepidazioni e le speranze dapprima, i conforti e le esultanze dappoi del grande avvenimento si felicemente compiuto. Dopo il cantico della lode è una dolce parola che ci spunta sul labbro; parola di ringraziamento vivissima. Grazie al sommo Pio, il quale elesse a rappresentarlo fra noi l'Eminentissimo . cardinale Vincenzo Vannutelli, che per la suprema-distinzione dei modi, l'affabilità del dotto conversare e la maestà della persona, conquistò tutti i cuori. Grazie agli eccelsi Porporati ed ai Presuli insignì che si degnarono coll'ambita loro presenza di accrescere lustro . alle nostre feste. Grazie alla piissima Regina Margherita che a,ssistè in ispirito alla fausta cerimonia dell'Incoronazione, e grazie alle Auguste Principesse ed ai Reali Principi che divotamente vi presenziarono e con particolari omaggi onorarono la Consolata. · Grazie a tutti i benefattori, la cui generosa cooperazione rese. possibile tanta magnificenza di festeggiamenti; alle Autorità che li resero più grandiosi col loro intervento e ne tutelarono l'ordine. · Dai più illustri membri del clero secolare e regolare ai semplici chierici, grazie al venerando clero, il cui assiduo intervento diede alle funzioni la piena maestà liturgica e così imponente decoro. Grazie a quanti accesero le loro faci, spiegarono i loro drappi e sparsero i loro fiori in onor di Maria. ' · E nella piena della commozione di cui siamo compresi, il ringraziamento, senz'avvedercene, si muta: in preghiera. Preghiera alla Consolata di ricompensare tutti i suoi devoti, tutti i nostri coadiutori, grandi ed umili, colla regale, materna munificenza delle . sue grazie e delle sue benedizioni. �ç�� mario delle feste centenarie Non mai abbiamo sentito più vivamente . la nostra pochezza, come ne!ra�cjngerci a dare ai nostri buoni lettori la relazione che essi giustamente aspettano da noi sulle passate feste centenarie; non 'mai èi siamo tr9vati così soprafatti dall'ampiezza dell'argomento. Oltrechè una parola ben altrimenti propria, è:ffi cace e colorita che non sia la povera nostra, a ben narrare e descrivere la bellezza materiale e morale degli avve· nimenti e degli spettacoli santi dei testè passati giorni, occorrerebbe avere a dispo· sizione, non le pagin'e di un opuscolo, sebben raddoppiato, ma quelle di un poderoso volume.

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