Missioni Consolata - Luglio/Agosto 1904

W eof}SO{ata 131 mastico secolare, ·siasi mostrata' ia liberalità -di Maria Consolatrice. Il santuario si apre, come d'uso in questa �olennità, alle 1,30 del mattino ed è tosto gre­ .mito di devoti 'che avevano passato la notte in preghiera sulla piazza delia chiesa. Alle -ore 2 cominciano le messe, succedentisi senza interruzioni a tutti gli altari; i confessionali -sono affollati, la distribuzione del pane eu- -Caristico è continua a pa;recchi� balaustre non bastando qnella dell'altar maggiore, sebbene �mpliata per la. circostanza. . Ore 10. - Messa pontificale di S. E�. il -cardinale Vannutelli. Dopo l'evangelo legge una stupenda omelia l'Em. Callegari. Egli -chiamasi lieto di essere venuto a presenziare le feste centenarie di un santuario che non -è solo lustro di una città, ma gloria di una nazione, anzi di tutto il mondo cristiano; -dice che col cuore commosso dalla dimostra· zione che trasformò Torino intera in un tempio, ringrazia la Provvidenza di averlo condotto fra noi. Cerca la ragione dello slancio, del ·movimento di questi gi()rni, degli splendidi · �avori ·del santuario e della nuova corona preziosissima imposta a Maria Consolatrice, .e trova questa ragione nella riconoscenza. ·Enumera in breve i prodigi della Protettrice -di Torino e la rispondenza per la qùale qui, ·-dai secoli del religioso Arduino e del pio .cieco -di Brianzone, la .fedé tradizionale sempre si -è venuta accrescendo, come lo prova lumino· �amante la magnificenza ·di questo santuario. lu Pale<!,tina il popolo testimone dei miracoli -di Gesù a Lui gridava: Sii il nostro re! - -così i torinesi già un'altra volta han detto � Maria SS. : Sii la nostra regina! E questo popolo fedele, lungi dal mutare· avviso come il popolo ebreo, sovrapponendo ora a quella ·-del Capitolo Vaticano una nuova corona, ha . Ticonfermata a Maria SS. l'umile sudditanza: .a Lei ed a Gesù, che sempre impèra là dove .regna la Madre sua. Anima· Torino a contiamare nella sua fede; nel tenero culto a Maria ; -consolatrice <?he tante città ·le invidiano, e · -da cui egli può sicuramente pronosticarle JlUOVe grand!)zze morali e nuovi tempor�li \ . benefici nell'avvenire. Ore 18,30.-Vespri pontificali: celebrante monsignor Barone arcivescovo di Mitilene. Recita del S. Rosario. Ore 19,45. - Sale in pulpito S. Em. il cardinale Richelmy. Il breve discorso, ch'egli dice profondamente commosso, è tuttoun inno di ringraziamento a Dio, a Maria SS., al Papa ed al suo Rappresentante, agli altri Principi della Chiesa, ai Vescovi, al Rettore del san· tuario, a quanti hanno preparato queste feste indimenticabili e ne hanno accresciuto il divotissimo splendore: ringraziamento ai torinesi che a tante premure hanno splendidamente corrisposto. Egli protesta che non sa abbastanza ringraziare tutti e, inclinando il capo, allargando le braccia con quel suo abituale atto paterno in cui appare tutto il suo cuore amoroso e piissimo prega i suoi figli &d aiutarlo invocando da Maria SS. grazie, benedizioni che tutti abbondantemente ricompensino. Il Te Deum vibrante di sentimento intenso, che si leva da un coro immenso, rispondé alle parole dell'amatissimo Pastore. Nel santuario la folla, in cui son confusi senza distinzione tutti i ceti sociali, è letteralmente pigiata e la temperatura sale, sale ..... malgrado le correnti attivate dalle finestre e da cinque potentissimi ventilatori elettrici. Ma chi si cura dell'afa e del disagio? È l'ultimo e doveroso atto che deve compiere il popolo torinese; 6 il ringraziamento di cui esso sente profondo il bisogno. È l'ultima grande funzione; l'ultimo tripudio collettivo dei cuori ; l'ultima supplica collettiva che sale a Maria Consolatrice espressa nell'inno di quella gratitudine da cui sarà. dolcemente, irresistibilmente tratto a nuovi benefizi: il cuore della Madre, della Regina di Torino. - Dopo la benedizione solenne, impartita dall'Ero. Vannutelli, riprendono preghiere e canto dilodi. Si vorrebbe che non finisse mai l'onomastico di Maria Consolatrice di cui nessuno dei viventi vedrà l'uguale..... ri­

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