126 J1l eo.,solata � roviarie e tramviarie ci risulta che più di 600000 persone trovansi oggi in Torino, ossia quasi il doppio della popolazione ordinaria. La folla. Niuna meraviglia aunque se fin dalle 2 il 'lungo pe:rcorso della processione già formicola di gente, ansiosa di trovarsi un buon sito, incurante del sole, del caldo, dell'attesa. . E più il tempo avanza, più cresce l'impazienza giuliva. Ogni sporto dei muri, dei negozi, delle porte, ?gni gràdino di scalinata si prende d'assalto, spesso con esercizi acrobatici che destano l'ilarità della folla. Da-lle case poi si affacciano ad ogni davanzale veri grappoli umani, mentre fra i. crocchi s'inganna l'ansietà dell'aspettativa leggendo il racconto del cieco di Brianzone, commentando le cerimonie del giorno prima· e la. luminaria. della sera, narrando aneddoti ed episodi delle feste centenarie e. .. mettendo a. fuoco le macchine fotografiche. Intanto la folla vieppiù si addensa e, come fiume che straripa, invade tuttp lo spazio riservato al passaggio del corteo, sospendendovi ogni circolazione. È una ·massa compatta, serrata, che genererebbe un senso di timore, se la. pietà che la. raduna non desse luogo ad una. profonda ammirazione, rassicurando 'sull'ordine e la _compostezza. della. dimostrazione grandiosamente pacifica. Infatti nella ressa inevitabile e nella conseguente confusione, non un moto, non un grido, non un atto qualsiasi men che dignitoso e corretto. Il contegno del pubblico è esémplarmente devoto, e Torino ancor una volta. si dimostra degna· d'essere chiamata Città della Consolata.. Gli addobbi. Su tutto il lungo percorso (l), balconi, finestre, portoni gareggiano di buon gusto e di eleganza negli addobbi. · (1) La processione passò per le vie Oonsolata, Garibaldi, Venti SettembrP-; Quattro Marzo, via e piazza Milano e Giuliò; un percorso di olt1·e due chilometri e nel q,uale non potè distendersi tutta la processione, pur camminando in file di quattro, sei e perfino otto persone. Velluti, sete, damaschi, veli, trapunti a nappi, a cordoni, a stelle, a frange d'oro si stendono a pendoni, a. drappeggi con risalta di vividi colori e grazia di arte ammirH-bile. . Con pio p�nsierp, molti hanno esposto l'im -magine della Consolata quasi a testimoniare la consacrazione delle loro case e delle loro famiglie alla Vergi.Jle, che passerà nel trionfo della sua gloria. La sfilata della processione. Favorita dalla giornata non afosa e limpidamente serena, la. processione comincia ad ordinarsi alle ore 16 ed a sfilare. · Aprono la sfilata i giovani di alcuni oratorii,' preceduti da buon nucleo di guardie u carabinieri, che fanno provà di rara pazienza e di ogni prudente cortesia, nel dar varco al corteo . fra la moltitudine pigiata e tenace al posto conquistato con lunghe ore di faticosa attesa. Dapprim� in duplice, poi in quadruplice fila e infine a gruppi, per affrettarne lo svolgimento, occorrono quasi tre· ore prima che' il clero · possa escire dal santuario. Adolescent�, fanciulle, bambini colle mani piene di fiori ; uomini, donne col saio di penitenza; operai ed operaie fieri delle loro divise religiose; gentiluomini e dame dell'àristocrazia,_.. che modestamente confusi tra il popolo offrono a Maria i rrivilegi del censo e del blasone, avanzano frettolosi tra la folla che vorrebbe arrestarne il passo per godere più lungamente la vista del loro edificante raccoglimento.· 1 Le Figlie di Maria. Era la loro festa, perchè era la festa della Madre celeste sotto il cui 1 manto custod� scono i gigli della loro vergine aurora. E vennero a migliaia, a migliaia, vestite di bianco, velate di azzurro, dalla forosetta dei campi, all'alpigiana dei monti, dall'operaia delle fabbriche alla popolana di Porta. Palazzo, vennero tutte, e tutte passano colla fronte soffusa d'innocenza e di verecondia, l levando alto il loro labaro immacolato, .commovendo gli spettatori col fascino mite delle loro caste virtù.
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