Missioni Consolata - Luglio/Agosto 1904

)11 8qrtsolata 119 solennemente. le due figÙre dell'imagine miracolosa, n:ella quale si appuntano tutti gli sguardi, verso cui anelano tutti i cuori. L'istante è sublime. Il venerando . porpo- � rato, colla sacra mano tremante per l'interna emozione, aiutato da Mr diocci cinge del fulgidissimo serto di stelle il capo del Bam- · bino Gesù, che primo vuole la Chiesa sia Ìl;woronato; pronunciando le·rituali, dolcissime parole: Come. noi con questa corona adamantina t'incorpniamo in terra, Tu, per la tua piissima misericordia incor.onaci in Cielo. Incorona poi il capo di Maria Consolatrice dicendo : Come noi con questa corona adamantina t'incoroniamo in terra, cosi per la tua po· tente intercess ione fa che siamo coronati.in Cielo. A ciascuno dei presenti, pare ,di · v�dere aperto il Cielo e la Madre di Dio, incoronataRegina, tender,e dalla sua gloria benigna l'orecchio alle suppliche di quanti hanno in qualche . uiodo concor_so ·a tributarle s�lla · terra il nuovo, simboliço omaggio. E grazie gra,ndi si domandano più, col cuore che col labbro mu_to pe.r l'emozioJ?.e. dolciss_ima. . La nuova incorbnazionè �'compiuta: ·sono .felicemente appagati i voti del popolo di Maria Consolatrice. L'orchestra intona il . . . mottetto Signum. magnum apparuit in coelo: Mulier amicta sole et �n capite Eius corona stellarum duod�cim, esgressamente musicato ,dal M.o Perosi per la circostanza. In�anto, prima S.Em.il cardinale, Vamiutelli, e poi gli altri Em.mi ed. i .V escovi salgono man mano a venerare e baciare la sacra effigie. Tornato alla Cl!-ttedra, il �appresentante di Pio x impartisce la benedizione papale. La sacra .effigie rimasta, frattanto in mistica p�nombra, è ripresa dall'altare· e collo stEl_sso accompagnamento di prima riportata al suo trono, lassù tra l'ampia raggiera di nubi argentee e di angioletti d'oro. Quando, calato il velo, appariscono circonfusi di vivissima candida luce i noti lineamenti delle due s'ante figure colla gloria delle nuove corone sfavillanti, l'applauso finallora rattenuto scoppia entusiastico, formidabile, con tutta la forza e la spontaneità della gioia e. dell'amore. Prorompe poderosa dalla pieo· r nezza dei cuori la lode di Torino alla sua Consolata : Mille volte benedetta o dolcissima ]l{ mia . . . Frattanto l' Em.mo •celebrante ha svestito i sacri paramenti e l'augusto corteo dei Principi della Chiesa e dei Vescovi s'è ritirato dall'altare ripas�ando pel tempio e benedicendo al popolo esultante. Cessa il canto ed il santuario, sempre affollatissimo, rimàne per .qualche tempo in una quiete mistica, propizia all'espansione degli affetti più teneri verso la Madre e la dolce Signora ... Ore 11. - Messa pontificale. Il clero fa l'ingresso come prima. I Vescovi sono tutti in pivial� bianco con mitra di tela d'oro; il cardinale Boschi che celebra la messa è in maestosissimo paludamento à fregi d'oro su fondo bianco con mitra ·gemmata, sandali e guanti bianchi. Lo assistono i canonici della Metropolitana · Verlucca, Giuganino, Piovano, Busca e Maffei. Si canta la Messa della Consolata, colle parti variabili in canto gregoriano, L'esecuzione inappuntabile lascia una impressione soavissima, consona alla profonda letizia del giorno. ' Ore 18,30. - Vespri pontificali. È offiziante Mons. Grasselli VE*!covo di Viterbo, così caro ai torinesi, divotissimo della Con· sol�ta. Dopo i Vespri 'discorso di S. E. il cardinale Svampa. Il mio . cuo1·e è ancora commosso - dice l'augusto oratore -per lo spettacolo di devozione d cui ho assistito stamane: parevami che il santuario della Consolata si fosse convertito in· Pamdiso intanto che il supremo Ge1·arca, per mano del suo Rappresentante, compiva la. più splendida cerimonia del rito cattolico, e ·qui rinnovava quanto Gesù Cristo· compiva in cielo all'ascendervi della Madr·e sua. E segue con eloquenza sgorgante viva dal :cuore, dimostrando come il compiacimento-di Mària Consolatrice per il nuovo o�ore con cui fu dal suo popolo proclamata Regina, varrà a meglio disporla a rinnovare su di esso Ié antiche misericordie, che bellamente ricorda rievocando gloriose pagine di storia torinese, e tutti invitando a riconoscerne le prove in

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