84 J1l 8of1solata Superate le più gravi difficoltà, rimossi vittoriosamente i più ardui ostacoli, la grande opera di ampliamento e valente conte Carlo Ceppi, fondendosi in perfetta unità d'insieme, su cui l'esimio conte Vandone ha profuso, con geniale fantasia, i tesori e le grazie di una sontuosa decorazione ingentilita dal sorriso dell'arte cristiana. « Com'è bello l » esclamano gradevolmente sorpresi i visitatori appena varcato il limitare del tempio. Com'è bello! e com'è insieme imponente e maestoso ! La chiesa di Sant'Andrea, tutta rivestita di marmi preziosi, cui danno risalto maggiore le dorature; colla volta meravigliosa di stucchi d'oro, che ravvivano le vetuste pitture, colle tre ampie gradinate che salgono al santuario, appare come il magnifico vestibolo d'una reggia. Ed è infatti alla reggia prediletta della celeste Sovrana ch'essa dona adito, avviando i supplici divoti alla benedetta soglia dell'ara sua, fonte sospirata di clementi favori. Fulcro di storiche memorie e d'immortali speranze, auspicato segnacolo di misericordia e di grazia, il santuario, quasi perla in aureo castone, è circondato all'intorno dall'augusta cerchia del41<. le quattro nuove cappelle sorrette da una selva di marmoree co- Em.mo Cal'd. Agostino Richelm�·, At·ciyescovo <li Torino lonne, ricche d'aria e di luce, fuldi generale restauro del santuario è oramai terminata. Possiamo anzi dire con legittima soddisfazione, ch'essa è felicemente compiuta superando ogni più lusinghiera aspettativa. In sapiente armonia di euritmiche linee architettoniche, l'antico disegno si è allacciato al disegno nuovissimo del gidissime di oro, ridenti di prima- t verile freschezza nei graziosi medaglioni della cupoletta, dipinti dal Morgari. I nuovi altari di marmi a tinte vaf riate con bellissimo efetto d'insieme, � fanno corona all'altar della Vergine su ! cui, con provvida innovazione, da un aperto cupolino i raggi del cielo scendono alla miracolosa effigie della Con-
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