111 eo.,solata Q����· ·��·�·ws�����-�������ç più bella e duratura. Oramai ogni buuna famiglia torinese appende alla parte interna, e tal una anche all' esterna, dell' uscio del suo alloggio il quadretto caratteristico. Dlo solo, ed in parte i sacerdoti, sanno i beni derivati dall'aver posto Maria SS. Consolatrice a guardiana della soglia domestica; dall'aver dolcemente costretti a guardarla, a pregarla in· consciamente col leggere l'invocazione scritta a piè dell'effigie benedetta, certe figliuole date alla vanità, certi giovani avviati alla colpa ed alla rovina, certi mariti tutt'altro che esemplari. E quante volte da quell'imagine soavissima Maria non disse ai pericoli, ai morbi, agli affanni ed alle sventure: Passate olt1·e.· q1wsta casa ed i suoi abitanti sono cosa mia ! Continue funzioni speciali Di carattere meno esteso e generale delle poc'anzi accennate, ma non meno commoventi furono nel quinquennio 1899-1904 le altre funzioni sp!lciali, cresciute a numero straordinario. E talora l'intero personale d'una fabbrica che viene a ringraziare la Con· solata della salvezza ottenuta in un disastro ; sono i tramvieri che da Lei riconoscono l'immunità da malattie a cui il loro impiego li espone. Sono società cattoliche, pii sodalizi riuniti da un'idea o dall'affinità del lavoro, che portano al santuario la imponente e gaia fioritura delle loro bandiere, rinnovando or questa or quella commemorazione religiosa o patria. Sono interi collegi di nobili giovanetti, che vengono a fare la comunione generale promessa a Maria Consolatrice, per ottenere a di Lei intercessione la guarigione di un superiore venerato, di un compagno diletto. Sono neo-sacerdoti che vogliono celebrare la prima loro messa all'altare della Vergine taumaturga, implorandone benedizioni sulla veneranda canizie dei genitori assistenti in lagrime dolcissime; sono sacerdoti di Dio invecchiati nell'esemplare esercizio del sacro ministero, che qui vogliono dire la loro messa giubilare. Sono neo-parroci che vogliono partire dall'altare della Consolata nell'avviarsi a prender possesso delle loro parrocchie ; sono i vescovi preconizzati che dai piedi della Consolata movono a Roma a ricevervi la episcopale consacrazione ; sono sacerdoti dalla figura d'anacoreti ed appartenenti a tutti i riti cattolici, che dalla divina Consolatrice implorano un balsamo spirituale di soavità, che li sostenga nel ritorno alle Missioni perdute nelle più lontane e selvaggia piaghe della terra. Sono pellegrinaggi che dallo storico santuario pigliano le mosse per avviarsi a Roma od a Lourdes; sono le Conferenze di S. Vincenzo o le Ddme della Misericordia che vi rinnovano le tradizioni gloriose dell'antica beneficenza torinese. - Qui Luigi di Savoia, implorò la Stella del mare prima di perigliarsi nel suo viaggio polare; qui l'augusta sua zia, la regina Margherita, o:ffe rse una nave votiva l d'argento per il felice di lui ritorno. - Chi potrebbe numerare le messe votive di ringraziamento, i tridui e le novene di benedizioni col SS. Sacramento impetratorie di speciali i grazie? - Tra le sacre melodie dell'organo, tra il profumo soave degli incensi ogni dì si t ringrazia Maria Consolatrice; ogni dì da Lei si impetrano, con speciali funzioni, nuove misericordie. l f Gli emigrati e la Consolata I nostri buoni emigrati, generalmente parlando, non dimenticano Iddio e la loro religione, se non perchè spesso dai loro materiali interessi sono costretti a vivere lontani da chiese di culto cattolico, privi del ministero del sacerdote, misti a gente eretica o scesa al livello delle bestie, per quanto riguarda le cose dell'anima. Perciò il nostro bollettino, fin dal suo sorgere, pose come un punto del suo programma quello di rendersi utile agli italiani stabiliti all'estero, e specialmente a quelli sparsi in sì gran numero nelle colonie d'America, portando loro ogni mese nella lingua patria una buona parola da parte della Madonna, che molti erano usati a visitare un tempo qui nel santuario e di cui portarono ser.o l'effigie emigrando. La Consolata ha benedetto i granellini di senapa da ·noi sparsi, e già diversi ne ha fatti germinare in alberelli che danno liete speranze. Piccoli centri di divozione a Maria Consolatrice si sono formati in diverse colonie dell'Argentina , dell' Uraguay , del Brasile , della Colombia, e così nel Texas, nel Messico ed in altre località dell'America. Una ininterrotta corrispondenza si è stabilita tra il santuario e quelle sue filiali lontane. Le lettere che anche negli anni passati ci giungevano di tanto in tanto dall'America si sono affittite; così i messaggi portati da reduci amici e da parenti. Le une e gli altri ci dicono che sui lembi di terra straniera divenuti italiani, o addirittura piemontesi, per l'addensarsi su essi dei nostri connazionali, Maria Consolatrice spesso acqueta col dolce sorriso la nostalgia della patria; riconduce anime a Dio: porge colle sue grazie un verace e prezioso conforto alla miseria mate-
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